Lacche Cinesi e Giapponesi (Seconda Galleria, Vetrina 16)

La lacca dell’Estremo Oriente è il lattice estratto da una pianta chiamata in giapponese urushi no ki, "albero della lacca" (Rhus verniciflua): la straordinaria qualità di questa materia, definibile come una "plastica naturale", consiste nell’indurire e formare una superficie lucente e praticamente inalterabile, ottima per preservare e decorare arredi, suppellettili, oggetti d’uso. Questa materia fortemente allergenica, dalle straordinarie proprietà isolanti, sigillanti e adesive, colorata con pigmenti organici e inorganici, viene stesa in numerosi strati sovrapposti, sottili ed uniformi, sopra oggetti fatti solitamente di legno, costituendo così una pellicola di rivestimento dura, impermeabile, pressoché insolubile e molto resistente. Praticata fin dall’antichità in varie regioni dell’Asia, l’arte della lacca ha manifestato sviluppi tecnici e formali particolarmente complessi e interessanti in Cina, in Giappone e nei paesi geograficamente e storicamente esposti ai loro influssi diretti, come la Corea e l’arcipelago di Ryūkyū (oggi Okinawa).

Mentre la lacca intagliata è ritenuta la tecnica cinese per antonomasia, la lacca d’oro makie, letteralmente "pittura cosparsa", è la tecnica giapponese per antonomasia: essa è anche la meglio rappresentata nelle collezioni Chiossone e di gran lunga la più famosa ed apprezzata tra le produzioni giapponesi. Eseguita dal makieshi, un decoratore specializzato, la "pittura cosparsa" si è evoluta ininterrottamente fino ai nostri giorni dal suo esordio nel IX secolo: consiste nel formare disegni e decorazioni cospargendo polveri auree e argentee su lacca per mezzo di cannucce di bambù schermate di garza. La lacca makie comprende tecniche per il fondo e per il disegno. Il fondo può essere cosparso radamente (usumaki), mediamente (chūmaki), o venire completamente coperto (ikakeji), fino ad assumere l’aspetto di una solida superficie metallica; oppure può presentare effetti figurati come il famoso "fondo buccia di pera" (nashiji), nel quale il rivestimento formato da particelle metalliche scabre e irregolari coperte di strati di lacca gialla trasparente somiglia appunto alla buccia della pera giapponese (nashi). Le decorazioni makie possono essere piane (hiramakie), a rilievo (takamakie) e inglobate nel fondo (togidashimakie). In quest’ultimo metodo il disegno appare come velato d’acqua.

Urushi , la lacca giapponese, è il lattice migliore e il più ricco in principi attivi prodotto in Estremo Oriente. I maestri laccatori del Giappone, artisti di grande fierezza, hanno sempre intrattenuto rapporti privilegiati con la committenza delle classi dominanti, per le quali hanno prodotto opere di elevatissima qualità formale ed estetica, sviluppando dall’VIII secolo fino all’epoca contemporanea tecniche di lavorazione e decorazione assolutamente originali. L’ambito d’uso della lacca in Giappone comprendeva non soltanto l’intera categoria delle suppellettili e degli arredi domestici (oku-dōgu) e di rappresentanza (omote-dōgu), ma anche le suppellettili liturgiche, gli equipaggiamenti da battaglia, da caccia, da equitazione e gli accessori dell’abbigliamento maschile (vetrina 17). L’arte del rivestimento e della decorazione in lacca raggiunse l’apice del virtuosismo durante il Periodo Edo (1603-1868), quando le invenzioni tecniche ed estetiche dei maestri laccatori giapponesi si moltiplicarono per creare opere di straordinaria varietà e raffinatezza. Materiali disparati venivano lavorati, incorporati e protetti con strati di urushi: metalli nobili in polvere, fiocchetti o briciole, in foglia e lamina, madreperla bianca e iridescente, avorio, tartaruga, ceramica, materiali duri e perfino tegumenti cornei come il guscio d’uovo e la pelle di alcune particolari specie ittiche.

Vassoio rotondo in lacca intagliata guri 
Cina, periodo Yuan, secolo XIV - a. 4 Ø base 24.8, Ø tesa 32.4  
Scatoletta per incenso in lacca intagliata rossa con paesaggio e figure 
Cina, periodo Ming, secoli XVI-XVII - a. 3.4, Ø 7.8
Barattolo da tè con racchette, nubi e piccoli pini 
Giappone, secondo-terzo quarto secolo XIX 
Legno, lacca bruna e makie - a. 7.0, Ø 6.7
Scatola da scrittoio con albero di pino solitario su un isolotto 
Giappone, metà secolo XVIII - Legno e lacca makie - 5.4 x 25.6 x 22.7
Scatola e servizio per la cerimonia dell’incenso con girali e fiori di clematide 
Giappone, seconda metà secolo XVIII 
Legno, lacca nera e makie - 19.7 x 25.8 x 19.5 
Utensili da gioco: Tabella segnapunti - Vassoio da incenso - Scatoletta per incenso a scomparti sovrapposti - Piattello per sfoglie di mica - Bussola per gettoni - Coppia di vasetti portacenere - Scatola con dieci bustine da incenso - Scatola per incenso a scomparti sovrapposti, contenente: Vassoietto per sfoglie di mica - Scatola da scrittoio - Scomparto per utensili da fuoco - Scatola portagettoni - 120 Gettoni. 
Utensili da taglio: Tagliere da incenso - Rastrelliera portautensili - Mazzuolo da incenso - Scalpello da incenso - Coltellino da incenso - Falcetto da incenso - Seghetta da incenso. 
Utensili da fuoco: Sfoglie di mica - Pinzette per sfoglie di mica - Piuma da cenere - Spatola da cenere - Attizzatoio - Bacchette da incenso - Cucchiaino da incenso - Vasetto per utensili da fuoco
Orologio da tavolo in avorio con piante e animali delle quattro stagioni 
Fine periodo Edo - prima metà secolo XIX - Cassa in avorio, lacca makie. Cassa 31.5 x 22 x 16 - orologio a. 18.7 x 16.2 x 10.5 
Iscrizione: Shigenori saku, "Shigenori fece"
OGAWA SHŌMIN (1847-91) e SHIRAYAMA SHŌSAI (1853-1923), attr. 
Scatola per incenso a forma di tre ventagli con farfalle, ponte ed erbe autunnali 
Periodo Meiji, prima del 1891 
Legno curvato, lacca makie, madreperla iridescente - a. 4 Ø max 11
IKEDA TAISHIN (1825-1903) 
Scatola da dolci con due foglie e un fiore di zucca rampicante 
Giappone, databile 1891-1898 
Esocarpo di zucca decorticato ed essiccato, lacca a rilievo nera e d`oro, lamina di piombo e madreperla intagliata - a. 8.5, Ø max 11.5 - Firma : Taishin
Scatola da toeletta da viaggio con emblemi a garofanino e a quattro lobi 
Periodo Edo, seconda metà secolo XVIII 
Legno, lacca nera, makie. 13 x 23.8 x 18.8 
Utensili componenti: Vassoio a sponde ritte - Cavalletto da specchio - Scatola da scrittoio a scomparti sovrapposti - Astuccio portapettini - Pettine a denti radi - Pettine a denti fitti - Vaschetta per balsamo da capelli - Barattolino per olio da capelli - Scatolino portaprofumo - Scatolino per polvere nera - Ciotolina per nero da denti