MIGRAZIONI E COMUNITA'

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MIGRAZIONI E COMUNITA'

Vivere all'estero significa confrontarsi con nuovi usi, tradizioni e culture. Conoscere la società che ci accoglie, con le sue caratteristiche, spesso diverse da quelle da cui proveniamo, non è semplice, anche a causa del pregiudizio e del razzismo.  Attraverso le installazioni il pubblico può riconoscere i migranti italiani che hanno contribuito allo sviluppo, sociale culturale e economico dei paesi di arrivo,  condividere  i dubbi sulle scelte legate alla vita sentimentale, al cibo e al lavoro e  approfondire le discriminazioni subite e le azioni criminali condotte dai migranti italiani. 
 

LAVORO

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LAVORO

Gli italiani che nei secoli sono partiti per andare a lavorare all’estero hanno esportato le loro capacità, le loro esperienze, le loro professionalità, ma hanno anche dovuto accettare quei lavori che i Paesi d’arrivo offrivano loro, spesso i meno qualificati e i meno pagati. Un video racconta  le storie lavorative delle italiane e degli italiani attraverso i reportage di Rai Teche e  Istituto Luce. Un secondo video approfondisce l’epica storia degli arrotini del Trentino alla conquista dei mercati londinesi .  Attraverso le postazioni interattive è possibile scoprire che lavoro avrebbe fatto ognuno di noi emigrando nelle diverse epoche storiche e in differenti zone del mondo.
 

IL LABIRINTO

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IL LABIRINTO

Attraverso il passaggio nel  labirinto delle migrazioni i visitatori e le visitatrici potranno cercare di rispondere alle domande dell'ufficio immigrazione, ottenere un lavoro, affittare una casa o cercare di difendersi dalle accuse di un poliziotto, sperimentando sulla propria pelle le difficoltà quotidiane delle migrazioni.  

MEMORIALE

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MEMORIALE

La storia delle migrazioni   è amaramente  costellata di  incidenti e tragedie causati dalle precarie condizioni di viaggio, dallo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, dalla mancanza di tutele adeguate e da episodi di violenza razzista . 
L’emigrazione italiana non fece e non fa eccezione.   Il memoriale è un’installazione ambientale  costituita da un planisfero da cui pendono corde rosse  annodate,  in coincidenza dei luoghi in cui avvennero le tragedie dell’emigrazione italiana. L’installazione  suggerisce e propone un  momento di riflessione sui fatti storici che hanno segnato l’emigrazione del nostro Pese  e la loro corrispondenza con i  tragici episodi legati alle migrazioni attuali, di cui siamo quotidianamente spettatori, perché denunciandone l’assurdità  ognuno possa soffermarsi sull’unicità di ogni vita.
 

EMIGRAZIONI E POLITICA

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EMIGRAZIONI E POLITICA

La tematica migratoria è stata al centro degli interessi politici sin dall’Unità d’Italia. In quest’area attraverso una linea del tempo vengono ripercorse le principali tappe del dibattito politico, la nascita di una legislazione dedicata alle migrazioni  e gli effetti sulla vita degli italiani e  delle italiane. Attraverso  una installazione multimediale immersiva, dodici personaggi  , da Agostino Depretis  al presidente  Mattarella , presentano i punti di vista e le opinioni delle diverse parti politiche nel corso dei decenni sul tema  delle migrazioni.
 

Destinazione Mondo

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Destinazione Mondo

“Gli italiani sono andati ovunque nel mondo” è una affermazione ricorrente, quando si parla di emigrazione italiana e se ne vuole sottolineare la  laboriosità e la capacità  di creare opportunità di sviluppo in qualsiasi  contesto.  Ma è vero? Se non ovunque, la presenza italiana è ad oggi   ufficialmente documentata in oltre 185 paesi ( dati AIRE). In quest’area attraverso 5 postazioni archivio e altrettanti schermi multimediali  il  pubblico può  esplorare il ricco database di storie d’emigrazione raccolte dal MEI in collaborazione con i maggiori Archivi, Musei, Associazioni e Enti di ricerca dedicati alle migrazioni,  italiani ed esteri.

La salute degli italiani

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La salute degli italiani

La  scarsa disponibilità di alimenti, la malnutrizione e  le derivanti malattie  furono un potente stimolo per l’emigrazione: si partiva  per cercare un futuro migliore altrove. L’installazione  multimediale  invita il pubblico a sedersi a tavola e scoprire come si nutrivano, quali cibi mangiavano e cosa bevevano le popolazioni contadine alla metà dell’800. L’installazione interattiva permette invece di scoprire quali malattie affliggevano la popolazione italiana di quell’epoca. 

L' Apripista

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L' Apripista

La decisione di partire, di migrare,  può essere  presa in un momento intimo e privato di riflessione, a cui segue  la comunicazione  al proprio nucleo famigliare, ai propri affetti. La decisione però può anche essere frutto di una scelta dettata da necessità collettive   o può essere addirittura imposta dalle circostanze, quali la disoccupazione, la guerra, la persecuzione etnica, politica, religiosa. Le rappresentazioni attoriali presenti in quest’area  propongono al pubblico  una selezione di possibili scenari avvenuti nel corso del tempo al momento della scelta di migrare: dalla partenza degli “apripista” ottocenteschi, coloro cioè che per primi intraprendevano l’esperienza migratoria,  fino alle partenze contemporanee vissute   come una scelta o una opportunità da non  lasciarsi sfuggire.

Le migrazioni prima dell’unità d’Italia

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Le migrazioni prima dell’unità d’Italia

Spostarsi verso nuove terre fa parte dell’esperienza dell’umanità fin dalla sua origine, indipendentemente  dall’esistenza di Stati e confini.
Le cinque postazioni multimediali  permettono al pubblico  di conoscere i diversi  esempi di mobilità umana, a partire dalla preistoria fino alla vigilia dell’Unità d’Italia. Spinti dalla necessità e dalla ricerca di nuovi orizzonti, uomini e donne sono partiti dal luogo dove erano nati per esplorare, per commerciare, per lavorare, per conoscere, per poter vivere e per poter essere liberi: pastori, naviganti, mercanti, artigiani e artisti ambulanti, questuanti e pellegrini, espatriati per motivi politici, bambini e adulti, poveri e meno poveri. Le postazioni sono state realizzate in collaborazione con numerosi musei, archivi  ed enti di ricerca,  tra i quali il Museo Archeologico di Genova Pegli, i musei del Risorgimento di Genova e Roma, il Museo degli Orsanti di Vigoleno (PC) e il Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore-  Valle Vigezzo (VB).
 

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Opere attualmente in prestito per mostre

FRISINGA - “Verdammte Lust! Kirche, Körper, Kunst”
(Museo Diocesano, Frisinga, 5 marzo – 29 maggio 2023)

 
PALAZZO ROSSO

Annunciazione, Ludovico Carracci
San Sebastiano, Guido Reni
La Carità cristiana, Bernardo Strozzi

PALAZZO BIANCO

Venere e Amore, Giovanni Battista Paggi 
Susanna e i Vecchioni, Paolo Caliari, detto il Veronese
Cristo e l’Adultera, Jacopo Negretti, detto Palma il giovane
Cristo e la Samaritana, Jacopo Negretti, detto Palma il giovane
Salomè con la testa del Battista, Matthias Stomer

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PARIGI - “Giovanni Bellini. Influences croisées”
(Musée Jacquemart-André, Parigi, 3 marzo 2023 – 17 luglio 2023)

PALAZZO BIANCO: Il Cristo benedicente, Hans Memling
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MILANO - “RAINBOW. Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza” e
strong>(MUDEC, Milano, 17 febbraio – 2 luglio 2023)

PALAZZO ROSSO:
Il Sacrificio di Noè dopo il diluvio, Sinibaldo Scorza

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