Il Museo di Sant’Agostino è interessato da importanti interventi di adeguamento impiantistico e strutturale che rendono necessario un periodo di chiusura

Il Museo di Sant’Agostino è interessato da importanti interventi di adeguamento impiantistico e strutturale che rendono necessario un periodo di chiusura

Museo di Sant'Agostino

Il museo si presenta come un connubio perfetto tra antico e contemporaneo: sorto negli spazi di un complesso conventuale agostiniano di origine medievale (XIII secolo), nel centro storico di Genova, adiacente alla chiesa sconsacrata di Sant'Agostino e vicino all'attuale sede della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova, è stato restaurato e ristrutturato dallo studio Albini-Helg-Piva fra il 1977 e il 1992, coniugando in modo straordinario tradizione e modernità.

Aperto nel 1983, è il più importante museo di scultura e architettura della Liguria; l’unico che offre una panoramica completa della scultura genovese a partire dal Medioevo (X secolo) fino all’età moderna (XVIII secolo).

È allestito all’interno del complesso conventuale di Sant’Agostino, con il chiostro quadrangolare trasformato in spazio espositivo. Il percorso completo comprende anche la chiesa agostiniana risalente al XIII secolo con torre campanaria del XV secolo e il chiostro medievale di forma triangolare, unico nel suo genere.

Questi edifici sono tra i pochi sopravvissuti dell’architettura gotica genovese del XIII secolo, poiché tutti gli altri andarono distrutti o pesantemente modificati fra il XIX e il XX secolo.

Le opere del museo provengono principalmente da edifici religiosi, soprattutto genovesi, non più esistenti, da alcune dimore private, da donazioni e acquisti.

La visita costituisce un vero e proprio tuffo nella storia della città e nell’arte antica e moderna in una cornice davvero straordinaria: reperti lapidei dal X al XVIII secolo, affreschi e sculture diventano i principali narratori dei secoli passati ricostruendo, in alcuni casi, edifici non più esistenti. 

 

Le 10 meraviglie

Pur nella varietà di materiali che racchiude - manufatti di scultura, pittura e arti applicate - il museo nasce ed è progettato per ospitare opere di scultura. La luce naturale, nel geniale progetto dell'allestimento di Franco Albini, conferisce alla pietra scolpita aspetti sempre differenti e stupefacenti, col cambio delle stagioni, ma anche delle ore del giorno. Il capolavoro assoluto del museo è una scultura: ciò che rimane del monumento sepolcrale del grande maestro trecentesco Giovanni Pisano che l'imperatore Enrico VII volle in memoria della giovane moglie Margherita di Brabante morta e sepolta a Genova. 

Nel corso della sua storia, da oltre tre decenni, la collezione del museo si è trasformata, arricchendosi di altri suggestivi manufatti provenienti da chiese e conventi non più esistenti, come è il caso degli affreschi o delle pale d'altare. Vi è però anche una sezione di pittura con dipinti su tavola dal Medioevo al primo Rinascimento. Tra le opere di arte applicata si segnala la mirabile Assunta in avorio, diverse ceramiche, e il preziosissimo Pallio di San Lorenzo, un pezzo unico anche per la monumentalità (quasi tre metri di base), di cui si conosco le origini e la storia.