Sale dell'800 - Terzo piano (sale 35-38)

Raccolta:

Gli ultimi Brignole-Sale, cioè Antonio (1786-1863) con la moglie Artemisia Negrone e le figlie Maria e Luisa, abitarono le sale a ponente del piano più alto di Palazzo Rosso.
Del loro tempo qui sopravvivono solo raffinati arredi: quelli da salotto e da biblioteca, commissionati da Antonio Brignole-Sale intorno al 1840 all’ebanista inglese Henry Thomas Peters, attivo a Genova nella prima metà dell’Ottocento, e quelli francesi, opera di Jean-Jacques Werner e Guillaume Grohé, provenienti dalla dimora parigina di Maria (1811-1888), che col marito, Raffaele de Ferrari, dal 1854 alla morte risiedette in uno dei più lussuosi palazzi della capitale d’oltralpe, l’Hôtel de Matignon.
Aver qui riunito le effigi degli ultimi Brignole, oltre a costituire un’antologia di ritrattistica ottocentesca, è funzionale a far intendere che quando il 12 gennaio 1874 Maria Brignole-Sale e un delegato di suo figlio Filippo de Ferrari sottoscrissero l’atto di donazione alla Città di Genova del Palazzo Rosso "colle entrostanti Galleria di Quadri e Biblioteca" si portò a compimento un’idea di pubblica fruizione di quelle raccolte avviato già da Antonio e di fatto imposto in sede testamentaria da Luisa (1822-1868).
Sicché, dopo aver affidato alla Città la dimora a vita con le opere d’arte che conteneva, Maria, nelle sue ultime volontà, volle destinare a Palazzo Rosso anche parte dei mobili, molti quadri e tanti oggetti personali della sua residenza francese, dando luogo a una raccolta unica per qualità in tutta Italia.


 L’apertura di questi ambienti si inserisce nel più vasto programma di recupero degli "appartamenti storici" del palazzo ed è stato realizzato grazie al contributo determinante della Compagnia di San Paolo.