Il Quattrocento è un secolo travagliato, per Genova. Dopo la potente affermazione dei secoli XIII e XIV, le lotte intestine fanno sì che la città trovi dominazioni esterne, quali quella francese e milanese, sempre interessate alla gestione di uno dei porti più vitali del Mediterraneo. Nella scultura si nota un certo predominio dei lombardi: le botteghe dei vari rami della famiglia lombarda dei Gaggini producono opere sacre e laiche di squisita fattura, così come succede per altre botteghe della medesima estrazione geografico-culturale (si veda il polittico in marmo policromo attribuibile alla bottega dei Solari). Questo, però, senza mai perdere di vista altri apporti, quali quello dei versiliesi Riccomanni. Altre importanti opere esposte (il bellissimo busto bronzeo di Giovanni Pontano, gli alabastri inglesi) provengono da acquisizioni moderne, ma arricchiscono il percorso con notazioni di qualità elevatissima.