Guido Reni "Amor sacro e Amor profano"

Guido Reni, Amor sacro e Amor profano

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Guido Reni (Bologna, 1575-1642)

Tecnica e misure:

Olio su tela, 132 x 163 cm

Collocazione:

Secondo piano nobile, "Salotto verde" (n. inv. GNPS 111)

Tipologia:

Dipinto

 

Ricordato nel Palazzo da fonti e documenti già a partire dal 1780 dalla Guida di Carlo Giuseppe Raggi, entra a far parte del patrimonio della dimora in data imprecisata giungendo a Genova dalla città di Bologna in cui la realizzò il “divino” Guido. Il soggetto, di particolare successo in tempi controriformistici come incitazione alla morigeratezza, è risolto da Reni presentando l'Amor sacro che brucia le frecce di Cupido vincendo quindi sull'amore sensuale privato delle sue armi.

La tela di Palazzo Spinola, alla quale sono riconducibili diversi disegni, è ritenuta una variante autografa della tela conservata al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, per altro non di certa autografia, e dello stesso soggetto si conoscono altre repliche e copie.