L’itinerario si snoda attraverso i piani espositivi di Palazzo Bianco.
Si potranno così riammirare i dipinti di scuola genovese di Cinquecento e primo Seicento, i capolavori di Palazzo Rosso, allestiti nelle sale ‘mostre’ prospicienti il bel giardino del museo, le importanti opere di scuola veneta del Cinquecento, il celebre Ecce Homo di Caravaggio e le opere dei pittori che a lui si ispirarono a inizio Seicento. Proseguendo al secondo piano di Palazzo Bianco, saranno da ora fruibili anche i maestri del Cinquecento italiano, come Filippino Lippi, il prestigioso nucleo di pittura fiamminga e nordica dal XVI al XVIII secolo, i dipinti genovesi di pieno Seicento e la collezione di artisti spagnoli del XVII secolo. La novità più rilevante è l’allestimento di altri capolavori di Palazzo Rosso, come i due imponenti Ritratti di Anton Giulio Brignole - Sale e sua moglie Paola Adorno e il Cristo portacroce di Anton Van Dyck, il Ritratto di giovane di Dürer, la Madonna con Bambino e san Giovannino, l'Incredulità di San Tommaso e il Pifferaio di Strozzi, ad arricchire l'offerta.
Palazzo Tursi e Palazzo Rosso sono temporaneamente chiusi in quanto interessati da importanti lavori di adeguamento impiantistico e strutturale,
Dal 2004 Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi – le tre storiche dimore di proprietà comunale nella cinquecentesca Strada Nuova - costituiscono un unico percorso espositivo consacrato all’arte antica, i Musei di Strada Nuova: Palazzo Rosso, storica dimora dei Brignole Sale (oggi chiuso al pubblico per lavori di restauro), e Palazzo Bianco, prestigiosa pinacoteca, sono dalla fine dell’Ottocento aperti al pubblico; Palazzo Tursi è sede dell’Amministrazione Comunale cittadina ma, per volontà della stessa, destinato anche a uso culturale, museale e di alta rappresentanza.
L’unione dei tre palazzi in un continuo percorso di visita, nel quale ogni edificio mantiene le proprie specifiche caratteristiche storiche e di collezione, ha così trasformato la cinquecentesca Strada Nuova (via Garibaldi) in una vera e propria “strada-museo”, capolavoro della cultura architettonica e abitativa genovese e sede di una istituzione culturale unica per dimensioni, caratteristiche, qualità e prestigio.
I Musei di Strada Nuova offrono al pubblico servizi di caffetteria e bookshop.

L’intero asse viario di Strada Nuova, quartiere residenziale dell’aristocrazia genovese, è unico al mondo per qualità urbanistica e architettonica. La sua straordinaria connotazione monumentale suscitò sempre stupore da parte dei visitatori, italiani e stranieri; per il pittore Pietro Paolo Rubens i suoi edifici divennero addirittura un modello di civiltà abitativa da proporre ai contemporanei. I suoi palazzi, per gli scenografici atri, i saloni affrescati, i giardini, i ninfei monumentali e le collezioni d’arte, sono stati riconosciuti dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”.
Possono accedere al Museo i visitatori in numero non superiore a due persone per volta, nel rispetto del distanziamento sociale, fatto salvo per i nuclei familiari con figli minori che possono accedere insieme, l’accesso degli utenti sarà scaglionato per garantire la distanza di almeno un 1,5 mt tra le persone.
Per l’ingresso al Museo il visitatore:
1. dovrà indossare la mascherina
2. igienizzarsi le mani
3. effettuare il controllo della temperatura corporea: all’ingresso del museo è stata predisposta una postazione attrezzata per la misurazione della temperatura corporea secondo le modalità indicate dal personale: non potranno accedere in Museo le persone con temperatura corporea superiore a 37.5°C
4. seguire le regole del distanziamento sociale e le indicazioni riportate nella cartellonistica
Per motivi di sicurezza è momentaneamente interdetto l’uso del guardaroba ed è momentaneamente sospeso l’utilizzo dei sussidi alla visita.