Giovanni Buffa e Guido Zuccaro, tondo di vetro, "Medusa"

Medusa, 1901

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giovanni Buffa (Casale Monferrato, 1871-1956)

Tecnica e misure:

Vetro dipinto e piombato, diametro 56 cm

Collocazione:

Primo piano, sala "L’arte decorativa moderna" (n. inv. GX1993.396)

Provenienza:

Donazione Mitchell Wolfson Jr, 2007

Tipologia:

Arredo

 

«[…] l’orrenda immagine, che i serpenti avvolgono irosamente, è tenuta sospesa dalla mano di Perseo e sul cielo spicca rosseggiante in tutto il suo pietrificato terrore. Esposta già alla Famiglia Artistica di Milano, a Torino ha ricevuto la conferma del conseguito successo». Con queste parole Alfredo Melani commentava nel settembre del 1902 la partecipazione del tondo in vetro piombato – realizzato da Guido Zuccaro, su cartone di Giovanni Buffa, per conto della manifattura Vetrate Artistiche G. Beltrami di Milano – alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino.

In discontinuità con le passate esperienze di matrice storicista, tale mostra, il cui programma ufficiale prevedeva, in nome di una totale adesione alla modernità, la tassativa esclusione di opere contraddistinte da «semplici imitazioni di stili del passato», rappresentò la prima esposizione di portata internazionale organizzata in Italia dopo l’unificazione. E aderente a un filone di ricerca allora molto in voga, in cui il modello di donna demoniaca e mutante - nella sua inquietante corrispondenza fisiognomica con il mondo animale - aveva ormai preso il sopravvento sul tradizionale ritratto femminile angelico e idealizzato, questo tondo in vetro dipinto e piombato presentava evidenti analogie espressive e iconografiche con le trasposizioni letterarie e mitologiche della cultura simbolista internazionale, da Franz von Stuck a Gustave Moreau.