Gli iris hanashobu di Horikiri

Gli iris hanashobu di Horikiri - Museo Chiossone, Genova

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Utagawa Hiroshige, Giappone, Periodo Edo (1603-1868)

Tecnica e misure:

Xilografia policroma nishikie, inchiostro e colore su carta. Ōban verticale, 36.2 x 24.8 cm

Collocazione:

Deposito (n. inv. S-2584/66)

Provenienza:

Collezione Edoardo Chiossone, lascito testamentario, 1898

Tipologia:

Xilografia policroma

L'iris hanashōbu (花菖蒲) cresce in un terreno umido a ridosso di torrenti e stagni, si presenta in un’ampia varietà di colori ed è caratterizzato da una screziatura gialla. Il fiore è anche importante nella tradizione della festa dedicata ai bambini maschi, Kodomonohi. Durante il periodo Edo questa tipologia di iris divenne molto popolare e iniziò ad essere coltivato in sempre più giardini; nella capitale Edo (l’attuale Tōkyō) divenne di moda andare a visitare questi giardini e campi di iris come forma di intrattenimento durante le sere d’estate, per godersi la frescura di queste zone verdi lontane dal centro della città. Tra questi Giardini, lo Shōbuen di Horikiri (堀切菖蒲園), tuttora visitabile e molto amato dai giapponesi, divenne il più popolare. Qui venivano coltivati gli iris destinati al mercato di Edo.

In questa stampa, databile 1857, parte della serie "Cento vedute di luoghi celebri di Edo" (Meisho Edo hyakkei名所江戸百景), Hiroshige ritrae proprio questo giardino, e con un sapiente gioco di sovrapposizioni riesce a concentrare in una singola opera due tipologie di stampe, quella di paesaggio e quella kachōga (fiori e uccelli). In primo piano infatti sono ritratte con estrema accuratezza tre varietà di hanashōbu, mentre in lontananza intravediamo delle ragazze giunte dalla città per godersi la bellezza dei fiori e la brezza serale, come ci suggerisce il rosso dell’orizzonte che indica il tramonto.