La Genova degli Inglesi: non solo Genoa

Con l’esigenza di importare materiale e maestranze specializzate per lo sviluppo ferroviario del Regno di Sardegna (la linea Genova - Torino verrà inaugurata nel 1854) e con l’apertura del canale di Suez nel 1869, il porto di Genova diventa fondamentale nei rapporti commerciali con la Gran Bretagna. La numerosa comunità inglese nella Genova dell’Ottocento e nei comuni limitrofi ancora autonomi assume un ruolo importante nella crescita e nella produzione di ricchezza della città. Porto, industria, commercio e cultura crescono anche sotto il segno degli Inglesi. È noto che i sudditi di Sua Maestà sono stati i primi cultori dell’attività sportiva, non solo per motivazioni ludiche, ma, soprattutto a scopo educativo, igienico e sociale. Non desta quindi meraviglia che il 7 settembre 1893 una trentina di sudditi britannici, alcuni dei quali a Genova da decenni e ben integrati nel tessuto cittadino, si riuniscano nel consolato britannico di via Palestro, quasi in contemporanea all’inaugurazione del monumento di Garibaldi in piazza De Ferrari, per fondare una società polisportiva, il Genoa Cricket and Athletic Club.

Dopo pochi anni, è ammessa l’iscrizione di soci non britannici su proposta del Dr. James Spensley, e la società modifica il nome in Genoa Cricket and Football Club dopo aver vinto, nel 1898, il primo Campionato Italiano di tale disciplina sportiva.

È la squadra di calcio più antica d’Italia, e si può fregiare di tale titolo per l’esistenza documentata dell’atto di nascita, conservato al Museo del Genoa. Ed è l’unica società ancora in attività calcistica tra le sette fondatrici della Federazione Italiana Football, ora Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.).