La "macchia" toscana e le nuove esperienze di pittura di paesaggio dal vero

La collezione dei fratelli Frugone offre ai visitatori un percorso accattivante sulla nuova sensibilità degli artisti per il vero e, in particolare, per la rappresentazione del paesaggio immerso nella luce naturale. Non mancano, a questo proposito, alcune importanti opere dei macchiaioli, artisti toscani tra cui spiccano Giovanni Fattori (Livorno 1825- Firenze 1908), Silvestro Lega (Modigliana, Forlì 1826-Firenze 1895) e Telemaco Signorini. Il primo, in particolare, è presente non solo con il soggetto militare di Pattuglia di cavalleggeri, databile al 1885-1890, ma soprattutto con Buoi e bifolco in riva all'Arno, databile al 1870-75; Lega è rappresentato da L'edera, intenso ritratto giocato sui colori complementari rosso e verde di un malizioso soggetto femminile ispirato alle donne del Gabbro, frazione di Rosignano Marittimo nella campagna livornese, frequentata tra il 1885 e il 1886 per l'amicizia con la famiglia Bandini.

Di Signorini è presente il solare paesaggio Vegetazione ligure a Riomaggiore, splendida testimonianza artistica, esposta alla Biennale veneziana del 1897, della ricorrente presenza del pittore nel paese delle Cinque Terre tra il 1892 e il 1899, dove poté misurare la sua tavolozza con la luminosità del suggestivo contesto ambientale.

Splendida tela d'intonazione ancora romantica e in cui la natura diviene teatro della solitudine interiore, è Il mattino di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818-Torino 1882); sempre orientate alla rappresentazione del paesaggio dal vero sono le piccole tavole del piemontese Lorenzo Delleani (Pollone 1840-Torino1908), La raccolta delle patate, bozzetto del 1887 per Alma parens della collezione Marzotto di Valdagno, Lago del Mucrone nel Biellese del 1898 e Colonnato di Oropa del 1900, fresche impressioni velocemente eseguite che, insieme ad altre 32 opere di Delleani, furono acquistate da Stefani alla Biennale veneziana del 1907 per le sue mostre organizzate in America meridionale. Da segnalare ancora i paesaggi, variamente oscillanti tra naturalismo, ricordi scapigliati e ricerca sul vero, dei lombardi Emilio Gola (Milano 1851-1923), Eugenio Gignous (Milano 1850-Stresa 1906), Leonardo Bazzaro (Milano 1853-Miazzina 1937), Mosè Bianchi e del trentino Bartolomeo Bezzi (Fucine d'Ossana 1851-Cles 1923), grazie ai quali si completa il gusto collezionistico dei fratelli Frugone e lo sguardo sul rinnovamento della pittura italiana di paesaggio nella seconda metà del XIX secolo.

Autunno (1904)

Autunno (1904)

Autunno (1904)

Autunno (1904)

Antonio Fontanesi "Il mattino"

Antonio Fontanesi "Il mattino"

Antonio Fontanesi "Il mattino"

Antonio Fontanesi "Il mattino"

Donna con edera

Donna con edera

Donna con edera

Donna con edera

Telemaco Signorini "Vegetazione ligure a Riomaggiore"

Telemaco Signorini "Vegetazione ligure a Riomaggiore"

Telemaco Signorini "Vegetazione ligure a Riomaggiore"

Telemaco Signorini "Vegetazione ligure a Riomaggiore"

Pattuglia di cavalleggeri (1885-1890)

Pattuglia di cavalleggeri  (1885-1890)

Pattuglia di cavalleggeri (1885-1890)

Pattuglia di cavalleggeri  (1885-1890)

Lago del Mucrone

Lago del Mucrone

Lago del Mucrone

Lago del Mucrone

Buoi e bifolco in riva all'Arno

Buoi e bifolco in riva all'Arno

Buoi e bifolco in riva all'Arno

Buoi e bifolco in riva all'Arno