Santo Varni "L’amore che doma la forza"

L’amore che doma la forza, 1858 - 1865

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Santo Varni (Genova, 1807-1885)

Tecnica e misure:

Marmo, 85 x 90 x 62 cm

Collocazione:

Piano terra (n. inv. GAM 940)

Provenienza:

Proveniente dalla collezione di Odone di Savoia, donata al Comune di Genova da Vittorio Emanuele II nel 1866

Tipologia:

Scultura

 

La scultura in marmo, di cui si conserva anche il bozzetto preparatorio in terracotta patinata, opera dello scultore e studioso di archeologia Santo Varni, faceva parte delle collezioni del principe Odone di Savoia, donate dal re Vittorio Emanuele II alla città di Genova nel 1866, dopo la prematura morte del figlio. Odone aveva commissionata il lavoro allo scultore genovese che ben conosceva, poiché Varini era strettamente legato alla cerchia di intellettuali e artisti che circondava il giovane Savoia ed era stato suo maestro e ascoltato consigliere nella costituzione della raccolta.

La scultura rappresenta un putto che, con la punta della freccia, andata perduta nella versione in marmo, punzecchia un leone accovacciato al suo fianco, tra la tempia e l’orecchio. Si tratta di una variante scherzosa di un’opera dello scultore neoclassicista Bertel Thorvaldsen dello stesso soggetto, in cui il tema allegorico lascia il posto ad una riuscita interpretazione del genere, molto in voga, dei “bambini che giocano con animali”.

Firmato e datato sulla base "Per commissione di S.A.R. il principe Odone di Savoia S.Varni genovese MDCCCLVIII" (1858-1865).