La percezione del migrante italiano in Svizzera tra passato, presente e futuro

La percezione del migrante italiano in Svizzera tra passato, presente e futuro

Date: from 07/02/2024 to 07/02/2024

Nell’ambito de “I mercoledì del MEI - CISEI”, il ciclo di incontri dedicati alle migrazioni ospitati al MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, mercoledì 7 febbraio, alle ore 17.00 si tiene l’incontro dal titolo “La percezione del migrante italiano in Svizzera tra passato, presente e futuro”, tenuto dall’artista e studioso Francesco Arese Visconti, autore della mostra fotografica La diaspora invisibile. La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico, ospitata al Galata Museo del Mare presso la Galleria delle Esposizioni fino al 18 febbraio.

Visconti discute il tema della diaspora di italiani in Svizzera del 2007-2008 e della sua classificazione come semplice fenomeno di fuga di cervelli. Introduce l'incontro Giorgia Barzetti, curatrice del MEI.

La storia contemporanea ha individuato tre grandi processi migratori italiani in Svizzera: la grande diaspora della fine del XIX secolo, il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale e la diaspora dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. Dopo le iniziative Schwarzenbach e la crisi petrolifera degli anni Settanta, la migrazione italiana in Svizzera è diminuita. Tuttavia, con l'inizio della crisi economica globale del 2007-2008, l'Italia ha assistito a una nuova grande diaspora verso i tradizionali paesi di emigrazione. Solitamente affrontato come un fenomeno di fuga di cervelli, gli studi accademici hanno affermato che questa narrazione è eccessivamente semplicistica e deve essere riesaminata e aggiornata. La diaspora italiana nell’era della globalizzazione, infatti, presenta stratificazioni nuove e complesse rispetto a quelle passate e forse anche rispetto a quelle future. Da qui l’esigenza di Visconti, migrante italiano in Svizzera dal 2007, di indagare in modo più approfondito il fenomeno tramite una ricerca storica e fotografica dei migranti italiani contemporanei che risiedono nell’area lungo l’arco alemanico tra Losanna e Ginevra e che ha trovato corpo all’interno della mostra genovese.

 

Ai partecipanti all’incontro, evento collaterale alla mostra ospitata al Galata fino al 18 febbraio, verrà distribuito un coupon sconto per l’ingresso al Galata Museo nel Mare, necessario per accedere alla mostra fino al suo termine.

Per l’incontro si consiglia la prenotazione scrivendo a: segreteria@museomei.it.