Casuari

Casuario australiano

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Tecnica e misure:

Pelli montate

Collocazione:

Primo piano, Sala 12 (n. inv. MSNG 10837, 10838, 17367, 19671, 24555, 24556, 24558, 24559, 24560, 24561, 24563, 24565, 24567, 24570, 24573)

Provenienza:

Molucche e Nuova Guinea, 1873 -1893

Tipologia:

Reperto

 

In una vetrina di Sala 12 è esposta una notevole serie di Casuari.
Questi uccelli non volatori abitano le foreste tropicali della Nuova Guinea, delle Molucche, di Timor e dell’Australia nord orientale. Sulla sommità della testa hanno un “casco” corneo, cavo, che si ritiene sia usato per amplificare i suoni a bassa frequenza utilizzati per comunicare nel fitto delle foreste, come carattere sessuale secondario e forse come protezione del cranio durante le corse nella fitta vegetazione. Sono alti tra 1,5 e 1,8 metri e possono pesare quasi 60 chilogrammi; la vita media è di circa 40 - 50 anni. Le loro zampe hanno tre dita, delle quali la più interna è fornita di un’unghia robusta e quasi diritta, simile ad un pugnale, che può essere lunga più di 12 centimetri. La potenza del calcio unita ad una tale “arma” fa sì che il casuario, se minacciato, possa arrivare a uccidere un uomo.
Gli esemplari esposti sono stati raccolti tra il 1873 e il 1893 nelle Molucche (Indonesia) e in Nuova Guinea da Odoardo Beccari, Luigi Maria D’Albertis, Lamberto Loria e Antonie Augustus Bruijn, ricercatori che facevano capo al Museo di Genova e che in quel periodo esploravano l’Indonesia e la Papuasia.
Sono presenti 11 esemplari in vari stadi di età, più alcune uova, e sono rappresentate tutte e tre le specie esistenti: Casuarius casuarius, Casuarius unappendiculatus  e Casuarius bennetti.