
Palazzo Reale di Genova
Data: da 27/06/2025 a 19/09/2025
“Parole antiche per parole nuove”, arrivato alla terza edizione, è dedicato al Mediterraneo. A Palazzo Reale di Genova il tema si declina con una rassegna in cinque appuntamenti che ribaltano la prospettiva abituale.
Il Mare Nostrum è osservato da un altro punto di vista, da chi lo guarda dalle sponde orientali e meridionali, le grandi antiche popolazioni culla della civiltà: Fenici, Egizi, Assiri e Babilonesi. A parlarne sono i professori dell’Università la Sapienza di Roma Marco Ramazzotti, Loredana Sist e Franco D’Agostino. Uno sguardo che arriva all’epoca contemporanea con gli ultimi due appuntamenti su Pier Paolo Pasolini con Massimo Minella e con Laura Canali, cartografa e artista, che ridisegna il Mediterraneo di oggi con le sue preziose mappe geopoetiche. Il progetto, ideato e diretto da Sergio Maifredi, è prodotto da Musei Nazionali di Genova – Direzione regionale Musei Nazionali Liguria e Teatro Pubblico Ligure, sostenuto da Ministero della Cultura e Regione Liguria con il contributo di Fondazione De Mari, vincitore del Bando del Ministero della Cultura per la valorizzazione dello spettacolo dal vivo nei luoghi della cultura.
Biglietti: 20 euro intero, 14 euro e 10 ridotto. Con il biglietto dello spettacolo è possibile visitare il Museo, arrivando un’ora prima dell’inizio o quando è finito (il Museo chiude alle 23). Prevendita on line su www.mailticket.it.
Informazioni al numero 351 4472182 o alla mail info@teatropubblicoligure.it. Informazioni su Palazzo Reale: tel. 010 2705231, palazzorealegenova@cultura.gov.it
Situato in pieno centro di Genova, l’antico Palazzo di Stefano Balbi, divenuto poi Palazzo Reale, costituisce uno dei siti di maggiore interesse del patrimonio monumentale e artistico della Città. Dal 2007, insieme alle Strade Nuove e al Sistema dei Palazzi dei Rolli, è iscritto nella lista del patrimonio Unesco.
“Parole antiche per pensieri nuovi” inizia venerdì 27 giugno, alle ore 20.30, nel Salone da Ballo di Palazzo Reale (via Balbi 10) con Marco Ramazzotti, archeologo e storico dell’Asia Occidentale e del Mediterraneo Orientale Antichi all’Università di Roma – Dipartimento di Scienze dell’Antichità. La lectio magistralis “Dita rosate ai confini dell’Eurasia. Popoli del mare e Fenici sulle sponde del Mediterraneo orientale” porta a ribaltare la nostra prospettiva per veder il Mare nostrum come l'estremo occidente dell'Eurasia in contatto ombelicale, attraverso l'Eufrate, con il Mare Arabico, che è la sezione nord-occidentale dell'Oceano indiano. Un racconto sulle archeologie, le arti e i paesaggi dei Fenici come popolo del mare adattato sulle sponde del Mediterraneo centro-orientale, ma in contatto con le culture che alla fine dell'Età del Bronzo si sono propagate tra l'Oceano indiano e la Siria-Palestina, lungo la sezione centro-occidentale dell'Eurasia le cui coste frastagliate, basse, rocciose e sabbiose, ad un abitante della Grecia omerica avrebbero ricordato le "dita rosate" di Aurora, in quel crepuscolo che precede l'alba.
Venerdì 4 luglio alle 20.30 “Parole antiche per pensieri nuovi a Palazzo Reale di Genova” prosegue con Loredana Sist, egittologa dell’Università la Sapienza di Roma e la lectio magistralis “L’Egitto e i due mari. Storia millenaria di rotte, traffici marini e interazioni multiculturali”. Gli antichi Greci percepirono la civiltà egizia come una realtà monolitica e immutabile, dotata di specifiche e solide caratteristiche identitarie che l’avrebbero resa immune da influenze esterne e insensibile a cambiamenti significativi nel corso della sua plurimillenaria durata. Tale visione statica si è incredibilmente protratta fin quasi ai nostri giorni. In realtà l’antico Egitto rappresenta un sofisticato esempio di civiltà dinamica che, pur mantenendo una peculiare riconoscibilità e coerenza basate su una solida struttura statale e religiosa, fin dai tempi più remoti interagì non solo coi paesi limitrofi ma anche con quelli raggiungibili solo via mare, creando una fitta rete di rapporti commerciali e culturali.
Venerdì 11 luglio alle 20.30 le lezioni magistrali sulle culture antiche si concludono con Franco D’Agostino, assiriologo, professore ordinario all’Università La Sapienza di Roma e la lectio magistralis “La Mesopotamia. Il Mediterraneo prima del Mediterraneo”. Il Vicino Oriente Antico, e la Mesopotamia in particolare, rappresentano il teatro di alcuni dei più profondi cambiamenti della storia umana. Qui vennero a maturazione processi decisivi come la domesticazione delle piante e l’addomesticamento degli animali, che resero possibile la sedentarizzazione e la nascita dei primi conglomerati umani. In questo contesto, in Mesopotamia fiorirono le prime forme di organizzazione statale e nacque la scrittura, strumento fondamentale per l’amministrazione e la memoria collettiva. È in Mesopotamia che si formarono i primi imperi, segnando l’inizio di una storia politica sovranazionale. Questi fenomeni si irradiarono verso le sponde del Mediterraneo, influenzando civiltà sia a oriente che a occidente di questo straordinario serbatoio culturale. Il retaggio mesopotamico vive nei miti, nelle istituzioni e nelle strutture sociali delle civiltà che seguirono. Comprendere la Mesopotamia significa risalire alle radici del nostro mondo mediterraneo. Un Mediterraneo che ancora non era protagonista della storia, ma la cui civiltà da lì cominciava già a prendere forma sin da epoca molto arcaica.
La rassegna riprende nel Salone da Ballo di Palazzo Reale venerdì 12 settembre, alle ore 17.30, con “Pasolini. La lunga strada di sabbia. Il tour” con il giornalista e scrittore Massimo Minella e la musica originale eseguita dal vivo da Edmondo Romano, una nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure nel 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, uno dei più rilevanti intellettuali del Novecento. Massimo Minella porta in scena il racconto, scritto con Danila Suzzi, di un reportage firmato Pasolini che inizia in Liguria. Giugno 1959: Arturo Tofanelli, direttore della rivista “Successo”, riceve nel suo ufficio di Milano Paolo Di Paolo, un fotografo molto apprezzato e conosciuto. Di Paolo però non si limita a scattare fotografie, sa scrivere e anche bene e per conto della rivista di Tofanelli ha già curato diversi servizi giornalistici. Di Paolo propone a Tofanelli un reportage sulle spiagge italiane. Lui lo ascolta e risponde: «Quest’anno dovrai limitarti alle fotografie, per la scrittura ho un’altra idea, sarai affiancato da un giovane molto bravo, Pier Paolo Pasolini». Inizia così “La lunga strada di sabbia” un lungo servizio sulle spiagge italiane, migliaia di chilometri lungo tutte le coste italiane che Pasolini compie a bordo di una Fiat 1100. Lontano dalle cartoline patinate e dai cliché turistici, Pasolini fa un’analisi acuta sulle trasformazioni sociali, culturali e paesaggistiche di un’Italia in rapida modernizzazione: incontri con gente comune, descrizioni imprevedibili di luoghi spesso marginali e riflessioni profonde. Il risultato sarà un reportage atipico che conduce il lettore in un viaggio in un paese in bilico tra la conservazione delle proprie radici e l’irrompere del miracolo economico. Nella prima tappa Pasolini parte da Ventimiglia, tocca Sanremo e va al casinò, poi prosegue verso Alassio, pensa a Spotorno dove vive l’amato poeta Camillo Sbarbaro ma non si ferma, per arrivare a Genova. Prosegue poi per il Tigullio, fino ad arrivare all’estremo levante della Liguria, La Spezia e Lerici.
Infine, venerdì 19 settembre alle 17.30, “Parole antiche per pensieri nuovi a Palazzo Reale di Genova” si conclude con la cartografa e artista Laura Canali e l’incontro su “Mediterraneo che unisce”. Navigare il Mediterraneo oggi significa attraversare un sistema complesso di confini, culture, economie, memorie e tensioni. Le mappe che Laura Canali realizza vogliono essere una proposta a rimediterraneizzarci, riscoprendo il mare come legame profondo con il nostro passato e il nostro futuro. Laura Canali pubblica le sue mappe geopoetiche e geopoetiche sul mensile “Limes” ed è presente alla Biennale di Venezia 2025 con due progetti: un'installazione al Padiglione Italia dedicata al Mar Mediterraneo e un'altra in concorso con il progetto "Roma è una cometa".
Visita museo inclusa nel biglietto d’ingresso arrivando 1 ora prima o dopo lo spettacolo (chiusura museo ore 23)
Info Palazzo Reale 010 2705231/010 2705231
https://palazzorealegenova.cultura.gov.it
BIOGRAFIE
Marco Ramazzotti, insegna alla Sapienza Università di Roma Archeologia e Storia dell’Arte dell’Asia Occidentale e del Mediterraneo Orientale Antichi, presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Dirige il Laboratorio di Archeologia Analitica e Sistemi Artificiali Adattivi, l’Atlante del Vicino Oriente antico, la Missione Archeologica della Sapienza nella Penisola Arabica e nel Golfo, e presiede il Corso di Studi in Scienze del Turismo Sostenibile presso la Facoltà di Lettere e Filosofia.
Loredana Sist ha insegnato Egittologia e Antichità Copte alla Sapienza Università di Roma e Lingua e Letteratura egiziana al Pontificio Istituto Biblico; ha ricoperto la carica di direttore del Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo della Sapienza. Ha partecipato a scavi in Egitto e Sudan per circa 40 anni e ha fondato e diretto la Missione Archeologica in Basso Egitto, scoprendo nel Delta occidentale la probabile capitale del VII nomo, una delle 42 suddivisioni amministrative dell’antico Egitto.
Franco D’Agostino insegna Assiriologia presso il Dipartimento – Istituto Italiano di Studi Orientali della Sapienza – Università di Roma, di cui è al momento anche Direttore. Ha al suo attivo volumi e studi sulla storia letteraria, la lingua, la società e l’economia dei Sumeri e dei Babilonesi, tra cui “Gilgameš. Il re, l’uomo, lo scriba”; “Testi umoristici babilonesi e assiri”; “La lingua di Babilonia”; “La lingua dei Sumeri”; “I Sumeri”; “Storia della Terza Dinastia di Ur”. Si è occupato inoltre a lungo della Siria del III millennio a.C. (Ebla). Ha inoltre pubblicato due romanzi (“Le finestre su via Baccina”, “La Rosella di Pennant”), due volumi di poesie (“L’emarginazione superiore”, “Abram Efros, sonetti erotici”) e recentemente un disco come cantautore (“Non è follia”).
Massimo Minella, nato a Voghera, vive a Genova dalla metà degli anni Ottanta. Vicecaporedattore di Repubblica e responsabile delle pagine economico-marittime dell’edizione ligure del quotidiano, è autore di numerose pubblicazioni di narrativa per l’infanzia e di argomento storico-economico. Nel 2014 e 2022 ha vinto il premio Mare Nostrum Awards per i suoi reportage sul Mediterraneo e nel 2016 il premio Marincovich Cultura del Mare per il suo libro “Storie di navi e principesse che non fecero ritorno”. Dai suoi libri sono tratti testi che l’autore stesso racconta nei festival teatrali, a cura del Teatro Pubblico Ligure.
Edmondo Romano suona sax soprano, sax sopranino, clarinetto, clarinetto basso, cornamuse musette, tin whistle, low whistle, flauti dolci, chalumeau, flauto armonico, ocarine, furulya rumena, duduk, piffero, fluier, shanay, fujara, clarinetto turco, zurna, mizmar, mohozeno, bansuri, bodhran, bendir, riqq, kanjira, loop station. Polistrumentista e compositore, lavora da 39 anni nella ricerca musicale sperimentale, etnica, world, folk, minimalista, colonna sonora, perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni.
Laura Canali, cartografa e artista, collabora con la rivista italiana di geopolitica “Limes” dal 1993, per la quale disegna le mappe, la cartografia, illustra uno spazio. Nel 2011, dopo aver realizzato oltre 5000 mappe politiche elabora opere geopoetiche, decide di seguire la propria indole artistica iniziando a creare delle opere di ispirazione cartografica più libere dall'esigenza di rappresentazione prettamente giornalistica e cercando di dare vita alla propria reinterpretazione visiva del mondo. Numerose sono le mostre e le esposisioni a cui ha partecipato. È presente alla Biennale di Venezia 2025 con due progetti: un'installazione al Padiglione Italia dedicata al Mar Mediterraneo e un'altra in concorso con il progetto "Roma è una cometa".
“Parole antiche per pensieri nuovi/Mediterraneo” è un progetto di Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria, Musei Nazionali di Genova – Palazzo Reale e Teatro Pubblico Ligure, con la direzione artistica di Sergio Maifredi, sostenuto da Ministero della Cultura e Regione Liguria con il contributo di Fondazione De Mari, vincitore del Bando del Ministero della Cultura per la valorizzazione dello spettacolo dal vivo nei luoghi della cultura.
IL PROGRAMMA
Venerdì 27 giugno 2025, ore 20.30
Palazzo Reale, Salone da ballo
Via Balbi 10, Genova
MARCO RAMAZZOTTI
Archeologo, Università La Sapienza di Roma
DITA ROSATE AI CONFINI DELL’EURASIA
Popoli del mare e Fenici sulle sponde del Mediterraneo orientale
Venerdì 4 luglio 2025, ore 20.30
Palazzo Reale, Salone da Ballo
Via Balbi 10, Genova
LOREDANA SIST
Egittologa, Università La Sapienza di Roma
L’EGITTO E I DUE MARI
Storia millenaria di rotte, traffici marittimi e interazioni multiculturali
Venerdì 11 luglio 2025, ore 20.30
Palazzo Reale, Salone da Ballo
Via Balbi 10, Genova
FRANCO D’AGOSTINO
Assiriologo, Università La Sapienza di Roma
LA MESOPOTAMIA
Il Mediterraneo prima del Mediterraneo
Venerdì 12 settembre 2025, ore 17.30
Palazzo Reale, Salone da Ballo
Via Balbi 10, Genova
MASSIMO MINELLA
Giornalista, scrittore
PASOLINI. LA LUNGA STRADA DI SABBIA. IL TOUR
Progetto di Massimo Minella e Sergio Maifredi
Musiche originali eseguite dal vivo da EDMONDO ROMANO
Testi di Massimo Minella e Danila Suzzi
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Venerdì 19 settembre 2025, ore 17.30
Palazzo Reale, Salone da Ballo
Via Balbi 10, Genova
LAURA CANALI
Cartografa, artista
MEDITERRANEO CHE UNISCE