
Museo Diocesano
Data: da 20/11/2025 a 23/02/2026
Quasi oliva speciosa in campis è l'opera che rappresenta in modo emblematico la pittura di Nicolò Barabino (1832-1891) e che gode tuttora di maggiore popolarità mediatica: rappresenta la Madonna con bambino e fu eseguita per la chiesa di Santa Maria della Cella in Sampierdarena (città natale dell'artista). Il dipinto fu dapprima presentato alla Esposizione Nazionale di Venezia del 1887 dove, notato dalla regina Margherita di Savoia, fu acquistato e collocato prima al Castello di Racconigi e poi nella camera da letto della sovrana presso la Villa Reale di Monza. La mostra è a cura di Lilli Ghio, Paola Martini, Caterina Olcese, Sergio Rebora.
Barabino dovette così realizzare per Sampierdarena una replica cui apportò significative varianti, sostituendo tra l'altro la presenza di simboliche arance con ricche fronde di ulivo, da cui derivò la popolare definizione di Madonna dell’ulivo con cui l'opera è anche conosciuta.
Grazie alla sua eccezionale capacità di rappresentare un prototipo colto e classicheggiante in maniera immediata e accattivante, le due versioni principali della pala furono da subito oggetto di una divulgazione di immagine straordinaria, innanzitutto attraverso la fotografia e poi mediante la sua riproduzione in oggetti finalizzati a una devozione domestica trasversale rispetto ai ceti: copie di dilettanti, disegni, stampe, immaginette, finti arazzi e stendardi, sbalzi metallici, statuine in maiolica policroma tra cui quelle della celebre manifattura Minghetti di Bologna. Una produzione di oggettistica di “consumo pop” che anticipa strategie mediatiche e commerciali tipiche dei nostri giorni.