Batō Kannon

Batō Kannon

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giappone, medio-tardo periodo Edo (1673-1800).

Tecnica e misure:

bronzo fuso, patinato e dorato. a. 27,1cm

Collocazione:

Galleria I, Vetrina 5 (n. inv. 1218)

Provenienza:

Collezione Edoardo Chiossone, lascito testamentario 1898

Tipologia:

statuetta

Il bodhisattva con testa di cavallo Batō Kannon, icona del buddhismo esoterico comunemente d’indole benevola, è qui invece rappresentato con aspetto irato: ha tre facce furenti, tutte con il terzo occhio frontale, sormontate da una testa equina emergente da una selvaggia chioma di capelli. È assiso nella posizione del loto (regenza), ed è dotato di otto braccia. Le due mani anteriori fanno il gesto mushofushi-in o “mudrā dell’ubiquità”; spada, ruota, scettro, ascia e vajra, attributi che Batō Kannon reca di solito nelle altre sei mani, sono purtroppo andati perduti.  
Batō Kannon è una delle icone del buddhismo esoterico (mikkyo), l’ultima delle tre scuole principali del Buddhismo Mahayana, arrivato in Giappone intorno all’inizio del IX secolo. Era venerato dagli allevatori giapponesi come protettore dei cavalli, dei bovini e del bestiame.  Sul dorso della figura si trova l’iscrizione a inchiostro rosso Batō Kanzeon, altro nome di Kannon, che significa “colui che sorveglia il mondo ascoltando i lamenti dei sofferenti”.