Giano no race for u man

Galata Museo del Mare

Data: da 13/02/2025 a 13/03/2025

Il Galata Museo del Mare, nella  Galleria delle Esposizioni II piano, accoglie una straordinaria esperienza sensoriale e visiva: la nuova mostra dell’artista sinestetico Angelo Orazio Pregoni, intitolata GIANO no race for u man”. Un viaggio artistico che fonde pittura, performance e voce, esplorando il tema delle migrazioni e dell’integrazione culturale con una potenza emotiva unica. Il lavoro artistico di Pregoni diventa una lente attraverso il quale il pubblico può scrutare le storie di vita di chi ha attraversato frontiere fisiche e culturali, riflettendo sul nostro presente e sulla condizione dell’essere umano. 

All’inaugurazione a  ingresso libero, sono presenti: l’artista Angelo Orazio Pregoni; i direttori artistici Anna Bagnoli e Matteo ScavettaOleh Sahaydak Presidente dell’Associazione culturale e di promozione sociale PONROVA – ets; padre Vitaliy Tarasenko, cappellano della comunità ucraina a Genova nella Chiesa di S. Stefano; Maria Eugenia Esparragoza presidente dell’associazione no profit Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane. Sarà il direttore del Museo Pierangelo Campodonico a portare i saluti dell’Istituzione Mu.MA.

La mostra, che presenta nove teli, una scultura e tre performance live, esplora concettualmente la figura mitologica di Giano Bifronte: il dio dei due volti, simbolo di transizione, di mutamenti e di dualità. Attraverso quest’immagine archetipica, Pregoni ci guida in un percorso intimo che racconta non solo la sofferenza, ma anche la forza, le ambizioni e i sogni di chi ha affrontato la dura realtà delle migrazioni. La mostra non è solo una riflessione sull’integrazione, ma un inno alla possibilità di nuove connessioni, alla bellezza della diversità e al valore della cultura condivisa. 

Durante le quattro settimane di esposizione, le performance live di Pregoni sono il cuore vibrante della mostraSabato 22 febbraio, 1 e 8 marzo dalle 14.00 alle 18.00 l’artista dipinge live i ritratti di tre persone reali, immigrati che, attraverso le loro storie, guidano  il pubblico in un viaggio emozionale e unico. I visitatori possono immergersi in una esperienza privata di wispering mentre Pregoni ritrae  non solo l’aspetto fisico, ma l’essenza profonda di ciascun narratore, trasformando ogni pennellata in un atto di connessione e memoria. 

Una relazione intensa si stabilisce inoltre tra il dipinto Cada_veri” e questa esperienza di immersione emotiva. Cada_veri infatti affronta e svela la tragedia dei morti di Bucha, in Ucraina, e diventa simbolo di un dolore universale. Le vittime senza volto e senza storia assurgono al ruolo concreto di protagonisti, in una riflessione che trascende la guerra e confina con la testimonianza, invitando a un ricordo eterno, intangibile, di chi è stato privato della possibilità di raccontare la propria storia. Questo dipinto non solo narra la morte, ma rappresenta la memoria, il rispetto e la sacralità di ogni vita. 

Angelo Orazio Pregoni è un artista che sfida i confini tra le arti e le emozioni, ma è anche un pittore che guarda al passato per ripensare il futuro. La sua pittura è un atto di pura sinestesia, dove il colore diventa suono e il gesto pittorico si fonde con la narrazione. I suoi lavori evocano le angosce di Edvard Munch, la potenza drammatica di Francisco Goya, e l’introspezione luminosa di Rembrandt. Come Munch, Pregoni esplora le paure e le emozioni più intime dell’animo umano, come Goya affronta la realtà con una forza viscerale e come Rembrandt gioca con la luce per svelare l’anima dei suoi soggetti. Le sue opere sono cariche di un’intensità rara, e sono capaci di percorrere ogni “percorso” dell’animo umano, come una potente metanoia. 

Il Galata Museo del Mare è orgoglioso di presentare questa mostra che non solo celebra l’arte, ma anche l’identità culturale e storica di Genova, invitando il pubblico a una riflessione profonda e umana, attraverso quella porta che Giano Bifronte protegge… E la storia di Genova, Ianua, non comincia forse da quel passaggio? 

La mostra è visitabile con il biglietto d’ingresso al Museo e negli orari museali. 

 

Per informazioni sulla mostra

Margherita Dionisio ufficio stampa + comunicazione, mail: megdionisio76@gmail.com, mobile: +39 339 6114425