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Miniatura da una copia del manoscritto di Abū Ma’shar al-Balkhī (787-886), nel quale vengono descritte le qualità fisiche, le malattie, la fortuna, la vita familiare e sociale in relazione alle differenti congiunzioni dei pianeti e delle costellazioni dello zodiaco. L’iconografia delle costellazioni e dei pianeti si basa su una tradizione di rappresentazione delle divinità babilonesi, secondo cui Venere suona uno strumento musicale, Mercurio è uno scriba, Saturno un personaggio con la pelle scura che brandisce un’ascia.