La diaspora invisibile – La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico

La diaspora invisibile – La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico

Data: da 02/02/2024 a 18/02/2024

“Inaugura venerdì 2 febbraio nella Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del Mare, la mostra fotografica di Francesco Arese Visconti “La diaspora invisibile – La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico” promossa dal MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, in collaborazione con la Società Dante Alighieri e la Webster University di Ginevra, la Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e il Mu.MA Istituzione dei musei del mare e delle migrazioni . La mostra, curata da Julianna Sandholm-Bark, sarà visitabile fino al 18 febbraio.

L’esposizione, composta da 24 ritratti fotografici e una video intervista all’autore, è il risultato del dottorato di ricerca svolto da Francesco Arese Visconti, migrante italiano in Svizzera dal 2007 che, nel corso dei suoi studi all’Università di Westminster a Londra, ha sviluppato un progetto fotografico sulla migrazione italiana recente nell’arco lemanico in Svizzera.

Attraverso la ritrattistica fotografica dei migranti italiani contemporanei che oggi risiedono nell'area lungo l'arco lemanico tra Losanna e Ginevra, gli spettatori sono invitati a ripensare e riesaminare il fenomeno della più recente delle diaspore di italiani in Svizzera avvenute negli ultimi tre secoli, quella verificatasi con l'inizio della crisi economica globale del 2007-2008 e solitamente affrontata come un fenomeno di fuga di cervelli. Le grandi fotografie esposte, accompagnate da frasi estrapolate dalle interviste condotte ai migranti, si presentano ancorate al soffitto e realizzate su tessuto semitrasparente proprio per suggerire al pubblico la minore visibilità dei migranti italiani contemporanei in Svizzera rispetto ai conterranei arrivati negli anni Sessanta e Settanta con abiti e abitudini che li rendevano visivamente riconoscibili rispetto alla popolazione svizzera autoctona.

Nell’ambito della mostra e del ciclo di incontri “I mercoledì del MEI - CISEI”, dedicati alle migrazioni e ospitati nella Sala CISEI del palazzo della Commenda di Pre’ sede del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, mercoledì 7 febbraio alle ore 17.00 si tiene l’incontro “La percezione del migrante italiano in Svizzera tra passato, presente e futuro” in cui Francesco Arese Visconti, introdotto da Giorgia Barzetti - curatrice del MEI, illustra il progetto di studio che ha portato alla realizzazione della mostra. I partecipanti alla conferenza riceveranno un coupon per usufruire di una riduzione del biglietto d’ingresso al Galata Museo del Mare, necessario per accedere alla mostra, valido sino al 18 febbraio.

Francesco Arese Visconti (1971) è direttore dei programmi della School of Communications e vicedirettore accademico della Webster University di Ginevra. Il suo lavoro di ricerca si concentra sui processi migratori in Svizzera e in Italia. Nel 2012 ha pubblicato il libro " New World – Stories of African Immigration and Integration in Switzerland". Nel 2015, Arese Visconti ha completato due progetti sulla comunità italo-cinese di Prato (Italia): “Hidden Identity – The Italian-Chinese community in Prato” and “We, Prato”. Il suo lavoro più recente riguarda la migrazione italiana degli ultimi venti anni nella Confederazione svizzera. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso il Centre for Research and Education in Art and Media della University of Westminster (Regno Unito).  Arese Visconti è anche membro dell'Union Suisse des Photographes Professionnels (USPP), membro del comitato di PhotoGenève e SPECTRUM-Photography in Switzerland.

La Società Dante Alighieri è stata fondata a Roma nel 1889 da un gruppo di intellettuali, tra cui il poeta Giosué Carducci, premio Nobel per la letteratura nel 1906. Il suo scopo è quello di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo, ravvivando il legami spirituali degli italiani all’estero con la madrepatria e suscitando tra gli stranieri l’amore per la civiltà italiana”.
A Ginevra, nel 1906, venne fondato il Comitato Dante Alighieri. La sua storia è ricca di momenti notevoli, legati in particolare agli illustri profughi che soggiornarono in città e collaborarono con il Centro. Da ricordare, tra gli altri nomi, quelli di Luigi Einaudi, futuro capo dello Stato, Pietro Nenni, conte Sforza. Secondo il principio che la anima, la società non ha scopo di lucro e sopravvive grazie alle persone che partecipano volontariamente all'organizzazione di corsi di lingua ed eventi culturali.

La Webster University di Ginevra offre i migliori aspetti dell'istruzione americana, combinati con la qualità che rendono la Svizzera una destinazione ideale per l'istruzione superiore. Dal 1978, Webster ha accolto migliaia di studenti da tutto il mondo per un corso di laurea o per studiare all'estero e ogni anno nella comunità studentesca sono rappresentate più di 90 nazionalità. Le classi di piccole dimensioni garantiscono che gli studenti ricevano un'attenzione individuale da parte dei docenti che portano in classe l'apprendimento del mondo reale. I programmi di laurea e master accreditati di Webster sono riconosciuti in tutto il mondo e offrono agli studenti forti opportunità di carriera.

Il nuovo MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana - nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità d’Italia ad oggi. Il riallestimento multimediale è visitabile all'interno della Commenda di San Giovanni di Pré, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare. Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città.

 

INFO

Inaugurazione venerdì 2 febbraio, ore 17.00

Orari Galata Museo del Mare: martedì – venerdì ore 10.00 - 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00); sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00); lunedì chiuso.