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Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 - Firenze, 1574)
Olio su tavola di pioppo, cm. 88 x 64
Questo Ritratto, realizzato da Giorgio Vasari, presenta una figura maschile posta di tre quarti: i pochi elementi presenti nel dipinto, come il fazzoletto candido, elemento di spicco all’interno della bellissima gamma cromatica di rosati, o i guanti tenuti con noncurante eleganza, consentono di pensare che si tratti di un gentiluomo fiorentino. La scarsella aperta era, peraltro, il tipo di borsa in uso nella città toscana tra la fine del Quattrocento e le soglie del Cinquecento. Allo stesso periodo appartengono i capi di vestiario, in particolare lo zuccotto e la camicia, caratterizzata dal brevissimo collo che fuoriesce dalla giubba. Vasari, pittore, letterato e autore delle celeberrime Vite de’ più eccellenti architetti, scultori e pittori, volle forse ritrarre il gentiluomo in un’epoca un poco precedente, secondo il filone ritrattistico in voga dagli inizi del Cinquecento. Infatti, Firenze, persa ormai ogni traccia della libertà repubblicana e sempre più provinciale, intorno al 1550 cerca in ogni occasione la celebrazione esteriore della gloria passata.