Servizi Educativi

Genova è stata fra le prime città italiane, sul finire degli anni Settanta, a dare sviluppo alla missione educativa dei musei cittadini, partecipando attivamente al vivace dibattito di quegli anni, con la precisa visione di un sistema culturale educante e integrato.

Lo staff dei Servizi Educativi dei Musei Civici intende mettere le persone al centro della propria azione, studiandone profili e bisogni e organizzando attività attente alla specificità di ciascun museo e delle sue collezioni. Si prefigge da sempre di costruire un rapporto fra i musei e i diversi pubblici, attento a rinnovarsi costantemente, a sollecitare a una frequentazione non sporadica, ma partecipata, a educare e crescere la consapevolezza dell’appartenenza del patrimonio alla comunità nel suo irrinunciabile valore identitario, a formare cittadini attivi nella cultura del rispetto e della tutela.

I programmi si fondano nella convinzione che i musei debbano fare rete con le istituzioni culturali del territorio, istituendo rapporti paritari; che i musei debbano essere inclusivi, vicini ai cittadini, disponibili e accoglienti; luoghi di fruizione del patrimonio, ma anche di libera espressione, da vivere in una dimensione connotata dalla lentezza e dal benessere. Al fast viene preferito lo slow nella convinzione che occorra darsi un tempo per elaborare emozioni e pensiero.

Lo staff si confronta e progetta con gli insegnanti per rendere la visita al museo parte integrante della loro attività educativa: non occasione di evasione dalla routine delle lezioni, ma opportunità di crescita e di costruzione del proprio sapere. Così, inteso l’incontro col museo richiede, accanto a un approccio conoscitivo interdisciplinare, una dimensione attiva e laboratoriale, che può avere carattere ludico ed essere corroborata da un tempo di svago, spesso offerto dai contesti urbani e naturali che accolgono i musei stessi.

Dall’istituzione dell’alternanza scuola/lavoro, oggi PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) i Musei Civici collaborano con le classi per progetti ed esperienze di cittadinanza attiva.

Vengono proposti percorsi selettivi e tematici, funzionali alla curva di attenzione. Per le visite in museo si adotta una forma dialogica, che “ferma” i contenuti fondamentali, sollecita la capacità di lettura autonoma e struttura un metodo di osservazione e di approccio alla realtà.  Al pubblico si adatta il linguaggio e il livello di approfondimento dell’informazione.

L’accessibilità dei musei, con attenzione alla dimensione dell’accoglienza e all’abbattimento di barriere culturali e pregiudizi, è al centro del programma dei Musei Civici.

Nella consapevolezza del valore del rapporto diretto con le collezioni, si opera affinché il museo sia vissuto anche attraverso l’appropriazione consapevole dello spazio espositivo, con il quale i luoghi dedicati ai laboratori si pongono in continuità, mai concepiti come ambienti in cui “contenere” esuberanza e vivacità. Si tratta di sezioni dei musei pensate per la comunicazione e l’operatività, per il gioco, nel senso più nobile del termine, e per la creatività, capaci di offrire suggestioni, di sollecitare curiosità e desiderio di darsi risposte, di accattivare il pubblico indipendentemente dall’età, di far “sentire grandi” i bambini e di far tornare bambini gli adulti.