Visite accompagnate al Museo di Sant'Agostino

Sant'Agostino - Verso un nuovo museo

Data: da 22/07/2024 a 31/12/2024

Partono le visite accompagnate con gli operatori museali della Cooperativa Solidarietà e Lavoro: genovesi e turisti possono così scoprire il nuovo percorso espositivo allestito negli spazi museali e della chiesa medioevale di Sant’Agostino, oggi sconsacrata, con una narrazione innovativa e tematica, che racconta Genova nei secoli che hanno visto la città diventare una grande potenza mediterranea (X-XV secolo). La visita è in programma ogni lunedì e si snoda tra gli spazi del chiostro e della chiesa.

All’interno della chiesa medievale è esposta una selezione di opere del museo di Sant’Agostino con una narrazione innovativa e tematica, che racconta Genova nei secoli che hanno visto la città diventare una grande potenza mediterranea (X-XV secolo). Fulcro dell’esposizione è uno dei capolavori dell’arte medievale europea, l’Elevatio Animae di Margherita di Brabante, opera di Giovanni Pisano. Il corpo scultoreo, realizzato da Giovanni Pisano nel 1313, tornato appositamente a Genova per Ianua-Genova nel Medioevo, dopo un impegnativo restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, durato circa 8 anni, è presentato al pubblico, dopo quasi quarant’anni, insieme alla Giustizia di Palazzo Spinola. Unitamente agli altri frammenti di pertinenza del Museo di Sant’Agostino è così radunato quanto resta del grandioso monumento sepolcrale di Margherita, moglie dell’imperatore Arrigo VII, morta a Genova nel 1311. La statua, in marmo di Carrara, è alta circa un metro e mezzo, ma si sa pochissimo dell’aspetto originale del monumento di cui faceva parte: collocato nella chiesa di San Francesco di Castelletto, venne demolito e disperso ai primi dell’Ottocento, assieme a tutta la chiesa e al complesso conventuale. Di quella che doveva essere una costruzione imponente e innovativa non rimangono che pochi frammenti, dai quali emerge comunque una concezione nuova e commovente del sepolcro, nel quale la regina volge al cielo uno sguardo intenso di speranza, senza precedenti nell’arte, se non nei versi della “Commedia” dantesca.

Tra le opere presenti nel percorso - che si snoda anche negli spazi del chiostro triangolare del convento di Sant’Agostino - sono inoltre presenti più di un centinaio di manufatti provenienti dai depositi del museo e pressoché inediti, perché mai esposti negli ultimi 80 anni.

Il Museo di Sant’Agostino di Genova, nel cuore del centro storico, il più grande tra i musei civici, è l'ultima opera architettonica museografica progettata da Franco Albini e Franca Helg, ed è considerato una delle massime espressioni dell'architettura italiana del secolo scorso. Progettato a partire dagli anni Sessanta, dopo il vaglio di numerose varianti di ricostruzione e restauro dei resti del complesso monastico agostiniano, distrutto dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, è stato aperto al pubblico nel 1982 (spazi distribuiti intorno al chiostro quadrangolare) e completato con i volumi intorno al chiostro triangolare negli anni immediatamente successivi. L'ex chiesa, che fa parte del complesso, è una delle più complete e monumentali espressioni dell'architettura gotica genovese.

Le fasi di riallestimento di Sant’Agostino. Ad aprile sono iniziate le attività in vista della riapertura di Sant’Agostino, nell’anno Ianua-Genova nel Medioevo. I lavori, in questa prima fase, hanno interessato l’ex Chiesa, costruita alla fine del XIII secolo e poi sconsacrata, a seguito delle leggi napoleoniche sulla soppressione degli ordini religiosi. La seconda fase della riapertura, entro novembre, riguarderà il deposito dei marmi: saranno mostrati al pubblico gli innumerevoli frammenti scultorei e architettonici conservati nei depositi del museo di Sant’Agostino, derivanti in parte dalle demolizioni di edifici monumentali tra Ottocento e Novecento e in parte recuperati a seguito dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nel 2025, sarà riaperto il chiostro quadrangolare dopo il restauro delle vetrate, della pavimentazione e del giardino interno, compresi interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento impiantistico e illuminotecnico. Saranno poi riallestite le opere medievali nel chiostro quadrangolare al primo livello del museo, definita una nuova sezione museografica al piano terra dedicata al rapporto di Genova con l’Oriente e sorgeranno nuovi spazi per l’accoglienza e di servizio per i visitatori (biglietteria, bookshop, caffetteria). Infine, saranno riallestiti il Pallio bizantino, le sculture lignee - al primo livello del chiostro triangolare -, e le opere rinascimentali e barocche nel chiostro quadrangolare al secondo livello del museo. Sarà anche aggiornato l’impianto di controllo igrometrico e climatico per la conservazione delle opere più fragili.

 

Il museo, dal 31 maggio al 30 settembre, è visitabile: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19.30
(giovedì chiuso). Dal 1° ottobre al 31 dicembre: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: dalle 10 alle 18.30 (giovedì chiuso).

 
Per informazioni tel. 010 5576757