Archivio Brignole Sale - De Ferrari

Archivi Brignole Sale - De Ferrari (secc. XV-XIX)

L’Archivio Storico Civico conserva un fondo privato comprendente documenti delle famiglie Brignole Sale e De Ferrari, e in minor misura delle famiglie De Franchi e Negrone, ceduto al Comune nel 1927 dagli eredi di Filippo De Ferrari, figlio della Duchessa di Galliera, munifica donatrice in vita e in morte di Palazzo Rosso, con la preziosa quadreria e la ricca biblioteca (1874), e di Palazzo Bianco (1888).
La donazione dell’Archivio fu però subordinata ad una clausola restrittiva: "che le carteaffidate al Comune conservino carattere assolutamente privato", che ne impedì per lungo tempo la consultazione.
Dopo che Caterina Marcenaro, direttore del Servizio Antichità, Belle Arti e Storia, ebbe utilizzato alcuni documenti preziosi per il restauro di Palazzo Rosso (1962), nel 1974 si ottenne dalla Soprintendenza Archivistica l’accesso per gli studiosi alla consultazione dei libri contabili dei secoli XV-XVIII, finché in occasione del primo centenario della morte di Maria Brignole Sale, vedova di Raffaele De Ferrari, Duca di Galliera, la civica amministrazione decise di solennizzare l’evento con un convegno internazionale di studi volto ad illustrare il ruolo eminente di questi due personaggi nella società e nell’economia europea dell’epoca.
Per l’occasione si diede inizio al riordinamento degli archivi Brignole Sale e De Ferrari e alla stesura dei relativi inventari, in modo da permetterne la consultazione agli studiosi.
Al fondo archivistico si affianca una serie composta da 384 manoscritti provenienti dalla Biblioteca Brignole Sale De Ferrari, denominazione voluta da Maria Brignole Sale De Ferrari duchessa di Galliera, la quale nel 1874 la donò al Comune di Genova unitamente alle collezioni d’arte contenute in Palazzo Brignole Sale (detto Palazzo Rosso).
La parte più consistente della biblioteca (circa 16.000 volumi) si trova alla Sezione di Conservazione della Biblioteca Berio.