Il Codice Molfino

Il Codice Molfino

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Tecnica e misure:

Membrana, 33 x 23 cm

Provenienza:

Fondo Molfino, 1882

Tipologia:

Manoscritto

 

Manoscritto membranaceo, del secolo XIV, meglio conosciuto come Codice Molfino, dal nome del suo “scopritore” Matteo Molfino - già avvocato civico, segretario decurionale e segretario comunale dal 1849 al 1854 -  che nel 1820 lo rinvenne e lo sottopose all’illustre Giovan Battista Spotorno che lo esaminò e diffuse la notizia del ritrovamento.

La passione per l’antiquariato librario indusse Matteo Molfino a formare una ricca biblioteca, attraverso una serie di fortunati acquisti che andarono ad arricchire un piccolo fondo di manoscritti appartenenti alla sua famiglia, che nel 1882 fu posta in vendita per la considerevole somma di 3.500 lire.

Il 10 maggio 1882 il Comune di Genova deliberò l’acquisto di metà della collezione per la somma di 1.750 lire.

Il codice misura 33 x 23 cm e consta di 85 carte; la scrittura è una gotica documentaria di tipo cancelleresco, che veniva adattata all’uso librario nella composizione di codici di minor pregio e nei testi in volgare, scrittura che risulta particolarmente diffusa nella penisola italiana nel corso del XIV secolo.

Contiene 147 poesie in volgare e 35 in latino, preziosa fonte di informazioni sulla Genova di fine XIII – inizi XIV secolo, dagli eventi della grande storia (le vittorie genovesi di Curzola e Lajazzo, la venuta di Carlo di Valois in Toscana, la discesa di Arrigo VII in Italia) all'aneddotica personale.