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Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino (Campo Ligure o Genova, 1582 - Venezia, 1644)
Olio su tela, cm. 55 x 42
Anche questa tela, così come L’incredulità di San Tommaso e Il pifferaio, si colloca cronologicamente agli inizi degli anni venti del Seicento, decennio che corrisponde alla maturità di Strozzi e al suo periodo genovese più fecondo. La sua pittura grassa, morbida nella materia, fluida nella stesura, memore della lezione caravaggesca, ha ormai un’evidenza tale da far emergere i volumi, come in questo caso, contro un fondale indistinto.
L’opera, dalle gamme cromatiche accese, testimonia un più marcato influsso delle opere dei maestri fiamminghi, presenti allora in gran numero a Genova: nel volto del santo-apostolo non è difficile scorgere l’ammirata conoscenza di Rubens.
San Paolo è rappresentato con nella destra l’elsa di una spada poiché con tale arma fu decapitato.