L’ Amaca

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Titolo dell'opera:

The hammock

Acquisizione:

Luigi Frugone 1953 Genova

Author/ School/ Dating:

Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - Saint Germain en Laye, 1884)

Epoca:

Inventario:

GAM 1533

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 42.2; Larghezza: 65

Technique and Dimensions:

olio su tela , cm 65x42

L’opera fa parte di un gruppo di dipinti (le altre due versioni con lo stesso soggetto e il dipinto Colazione in giardino sono al Museo-Pinacoteca Comunale di Barletta) che il pittore dedica agli affetti familiari, alla moglie Léontine Gruville e al figlio Jacques. Stroncato improvvisamente da una emorragia cerebrale il 21 agosto del 1884, egli lasciò incompiuta proprio la versione genovese.
E’ una sorta di variante della più celebre Colazione in giardino, esposta al Salon parigino del 1884: forse in una stessa giornata d’estate l’artista si sofferma a contemplare la moglie e il figlio prima a tavola e poi sull’amaca in una riposata conversazione, concentrando l’attenzione sui riflessi del sole che filtrano dalla vegetazione sulla tovaglia, sugli oggetti domestici, sulla posizione variata di una sedia, e sulle ombre segnate dal passare dell’ora.
Lo spazio che contiene le figure è vasto e luminoso, dominato da una ampia scala di verdi. Il pennello costruisce l’immagine per piani larghi di colore, soffermandosi su alcuni particolari e si allontana, nel taglio della scena, nella presa intima del soggetto (un primo piano, un’istantanea fotografica), dalle opere più "commerciali" di De Nittis, quelle ispirate alla brulicante vita parigina con ardite prospettive a cannocchiale.

Il cavaliere indiano in vedetta

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Author/ School/ Dating:

Paolo Troubetzkoy (Verbania, 1866-1938)

Technique and Dimensions:

bronzo, cm 53x56x29

La scultura raffigura un pellerossa a cavallo, attrazione del circo americano denominato "Grande Spettacolo del West" diretto da William Frederick Cody (più noto con il nome di Buffalo Bill), di passaggio a Milano durante la tournée del 1891. Si tratta di una replica del bronzo presentato alla Esposizione Annuale della Permanente Milanese nel 1893 e, sempre nello stesso anno, con il titolo semplificato In vedetta, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Roma, insieme ad una variante dal titolo In corsa.
Le diverse versioni di questo soggetto testimoniano il favore incontrato da queste piccole sculture presso il pubblico: oltre al gesso databile al 1891, conservato presso il Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza, tra le fusioni in bronzo, ricordiamo quella datata 1893 conservata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Alessandro Milesi "Sospiri"

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Titolo dell'opera:

Ponte dei Sospiri

Acquisizione:

Legato Frugone Genova

Author/ School/ Dating:

Alessandro Milesi (Venezia, 1856-1945)

Epoca:

Inventario:

GAM 1582

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 118; Larghezza: 78

Bricole

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Author/ School/ Dating:

Pietro Fragiacomo (Trieste, 1856-1922)

Object Type:

dipinto

Technique and Dimensions:

olio su tela, 24 x 40 cm

Firmato in basso a destra “P. Fragiacomo”, [1889]

Nina e Ninetto. Ritratto femminile con cane

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Author/ School/ Dating:

Lino Selvatico (Padova, 1872 - Treviso, 1924)

Giuseppe De Nittis "The Amazon at the Bois de Boulogne"

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Titolo dell'opera:

L'Amazzone al Bois de Boulogne

Acquisizione:

Luigi Frugone 1953 Genova

Author/ School/ Dating:

Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - Saint Germain en Laye, 1884)

Epoca:

Inventario:

GAM1534

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 31.5; Larghezza: 42.5

Technique and Dimensions:

Oil in canvas, 31.5 x 42.5 cm

Descrizione:

The Apulian Giuseppe De Nittis was one of the most appreciated and recognised artists in Paris in the second half of the 19th century, thanks also to his relationship with the famous merchant Alphonse Goupil. He was the only Italian artist invited by his friend Edgar Degas to the first exhibition of the Impressionists, organised in the studio of the photographer Nadar in 1974. De Nittis distinguished himself for the views of the cities where he stayed, including Paris and London, delving into the theme of the urban upper middle class, particularly the female figures, in the rapidly changing urban environment from 19th century cities to modern metropolises. The subject presented in this work recurs in several of De Nittis' canvases that often present subjects portrayed from an elevated viewpoint, as the artist depicted scenes of Parisian life inside a special carriage that allowed him to witness, unseen and from a privileged vantage point, city episodes. Worthy of note is the painting's breakthrough to the right, leading all the way to the Arc de Triomphe as a vanishing point that compensates for the captivating figures of the amazon and her friends, sketched with attention to details in the central part of the painting.

Musica in famiglia (1883)

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Titolo dell'opera:

Musica in famiglia

Acquisizione:

Legato Frugone 1928

Author/ School/ Dating:

Giacomo Favretto (Venezia, 1849-1887)

Epoca:

Inventario:

GAM1537

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 98; Larghezza: 57

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 57x98

Al ponte di Rialto (1886)

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Titolo dell'opera:

Al ponte di Rialto

Acquisizione:

Legato Frugone 1953

Author/ School/ Dating:

Giacomo Favretto (Venezia, 1849-1887)

Epoca:

Inventario:

GAM1538

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 125; Larghezza: 84,5

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 84x125

Al caffè

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Titolo dell'opera:

Café. Reading the newspaper.

Acquisizione:

G.B. Lazzaro Frugone 1935 Genova

Author/ School/ Dating:

Alessandro Milesi (Venezia, 1856-1945)

Epoca:

Inventario:

GPB 679

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 86.2; Larghezza: 43

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 43x86

Ultimi prestiti:

Venezia - 1991<br>Genova - 1984<br>Venezia - 1983<br>Venezia - 1959<br>Collezioni di Luigi e G.B Lazzaro Frugone - Palazzo Bianco, Genova - 1938

Medaglia d’oro all’Esposizione di Boston del 1890, anno a cui si può far risalire la sua esecuzione, il dipinto, ricordato anche con il titolo Notissie Nove e La lettura del giornale, raffigura una giovane donna seduta mentre sorseggia una tazza di caffè, durante una pausa dalla lettura del Gazzettino di Venezia. E’ un ritratto femminile impostato con grande abilità ed eleganza, che sembra sottolineare il carattere indipendente del personaggio. Costituisce una felice rappresentazione di una scena di vita quotidiana, borghese ed elegante, costruita con gusto e raffinatezza anche grazie al sapiente uso dei contrasti cromatici (il bianco del giornale, i colori scuri dell’abito, il vivace colore del fiocco).
L’opera raffigura due temi della pittura del tempo, un ritratto e una veduta, quella di Venezia, che si delinea al di là della finestra, sul fondo del quadro.

Pagine d’amore o la lettura (1907)

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Author/ School/ Dating:

Ettore Tito (Castellammare di Stabia, 1859 - Venezia, 1941)

Technique and Dimensions:

olio su tavola, 73x60

Quando il dipinto fu esposto alla Biennale veneziana del 1909, il successo della tela fu tale che lo scultore Domenico Trentacoste avanzò la proposta di acquistarlo "per la Galleria" (d’arte moderna di Firenze o di Venezia?) come risulta da un telegramma inviato per l’occasione da Antonio Fradeletto al proprietario del dipinto.
Oggi conosciuto come Pagine d’amore, firmato e datato 1907, è invece indicato come Lettera d’amore in una lista di quindici opere di Tito con relativi prezzi in possesso del gallerista F. Stefani: lista che, allegata a una lettera del 21 maggio 1918, venne da questi inviata a Lazzaro G. B. Frugone. L’opera venne poi acquistata da Luigi che la pagò presumibilmente trentamila lire, prezzo alto di cui il mercante milanese era consapevole, e che denuncia l’ottima fama e l’alta quotazione di cui il pittore godeva nel mercato dell’arte, non solo in ambito nazionale. Assai vicino alle Rappezzatrici del 1903 (sempre lo stesso gruppo di donne, sotto lo stesso pergolato), di cui pare in realtà il pendant, il dipinto rivela appieno il felice virtuosismo pittorico, la costante ricerca di effetti luminosi, di atmosfere vibranti e solari dell’autore, ai quali si accompagna tuttavia un tono bozzettistico, da "cartolina", del soggetto di genere e del taglio compositivo.

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