Vecchia olandese

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Titolo dell'opera:

Old Dutch

Acquisizione:

Legato Frugone Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Richard E. Miller (St. Louis, 1875 - 1943)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM1585

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 73; Larghezza: 60.5

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

The dramatic melancholy that pervades the work is alleviated by Miller through the use of a vivid orange-red tone for the floral motifs on the blanket, against which the protagonist's sad face is silhouetted. In a humble domestic interior, an elderly woman is seated in front of a fireplace, to the side of the bed-whose backpack can be glimpsed-and the small table, on which a soup tureen and some cups are laid.

Signora con bambina

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Titolo dell'opera:

Mother and daughter. Lady with child

Author/ School/ Dating:

Richard E. Miller (St. Louis, 1875 - 1943)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GPB 809

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

Typical of Miller's early production is the depiction of bourgeois interiors. The artist takes up the French Impressionist lesson of Renoir in the complexion and hair of the young woman and of the great Manet in the color contrast of the lady's clothes. Happy is the choice to adopt touches of coral red for the accessories of the two protagonists, whose placement on the canvas defines the most interesting portion of the painting. The painting depicts a mother doing needlework flanked by her daughter, who momentarily suspends observing her mother's work to fix her gaze on the painter.

Ritorno dalla pesca

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Titolo dell'opera:

Return from fishing

Acquisizione:

Luigi Frugone 1953 Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Joaquin Sorolla y Bastida (Valencia, 1863 - Cercedilla, 1923)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM 1589

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 45; Larghezza: 75

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

The painting depicts some fishermen dragging their boat ashore after a long day at sea, with the late evening sun casting long shadows. In the early 20th century, Sorolla's brushstrokes become looser, quicker and more full-bodied, and he builds the image by zones of light and shadow, moved by a thick, serpentine mark, according to a painting style that puts patches of colour before drawing. In ‘Return from Fishing’, signed and dated 1904, the artist achieves vibrant chromatic effects thanks to a palette in which ochre, blue and white colours chase one another in every element of the representation; the chromatic and formal balance of the composition is animated by the vast portion of shadow cast by the figures and the boat on the seashore in contrast to the glare of the light on the water and the other parts of the painting.

Sonnellino in barca (1869)

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Titolo dell'opera:

Naps on the boat

Acquisizione:

Legato Frugone 1953 Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Joaquin Sorolla y Bastida (Valencia, 1863 - Cercedilla, 1923)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM1590

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 45; Larghezza: 66

Tecnica:

olio su tela

Sonnellino in barca presenta un fanciullo addormentato su una barca, all’ombra della vela, sulla riva del mare.
La particolare inquadratura che taglia lo scafo orizzontalmente, suggerisce una continuazione di questo oltre la parte inferiore della tela e colloca il pittore (e chi guarda con lui) all’interno della barca, in modo da riprendere il fanciullo da vicino: espediente derivato chiaramente dalla pittura degli impressionisti, conosciuta direttamente da Sorolla durante il soggiorno a Parigi avvenuto nella seconda metà degli anni Ottanta. La tela delle Raccolte Frugone, datata 1895/1896 (forse per indicare le date d’inizio e di fine dell’opera, o, nella datazione tarda, il momento della vendita del dipinto), è un esempio della pittura di Sorolla legata al costumbrismo (ovvero al "bozzetto folklorico", tematica diffusa in Spagna, in pittura e in letteratura, nell’arco di tutto l’Ottocento) che si può definire marinero, in cui un maggior distacco dal soggetto favorisce l’acquisizione di quel respiro internazionale che segnerà l’inizio della sua affermazione.
Lo studio della luce diventa qui elemento fondamentale: la zona in ombra del primo piano rende ancora più forte la luminosità oltre la poppa: il chiarore della luce zenitale è ottenuto con bianchi intensissimi e quasi abbaglianti nel timone , nella leggera increspatura delle onde del mare, e nelle barche all’orizzonte. La vela, appena mossa dal vento, chiude il dipinto nella parte superiore, lasciando filtrare i raggi del sole che illuminano in piccole zone alcuni particolari del primo piano.

La poupée

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Author/ School/ Dating:

Lucien Simon (Parigi, 1861 - Sainte-Marine, 1945)

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 70x94

Al dipinto, ascrivibile a un periodo anteriore al 1911-12, conosciuto anche come La modellina e il dipinto, sembra in realtà più consono il titolo La poupée: la bambina infatti non appare nel quadro che sta osservando ed è presumibilmente una delle due figlie dell’artista colta nell’atto dì curiosare, con la sua bambola, nello studio del padre. Simon, pur avendo adottato nelle ultime opere una tavolozza molto brillante, mostra in questo dipinto di non aver abbandonato quella prima maniera "oscura", a "solide macchie di colore di tonalità bassa, con qua e là qualche nota vibrante di rosso e di giallo e qualche nota luminosa di bianco...". Questa era la tipicità della sua pittura nell’ambito di quel gruppo di artisti (Cottet, Dauchez, ecc.) che, privilegiando soggetti bretoni, si rifaceva alle tinte sombres di Courbet, in antitesi alla peinture claire impressionista e fu perciò denominato dalla critica, a partire dagli anni Novanta, "la banda nera". Rispetto ad analoghi dipinti dello stesso tema, che ricorre con una certa frequenza nella pittura Belle Epoque, la tela si segnala, soprattutto, per il modo in cui è ritratta la bimba, di spalle, in una posa priva di artificio che riesce a comunicare la sua infantile curiosità per quel luogo misterioso e pieno di fascino, dove non sì è avventurata senza la sua bambola.

Pastorello in ciocie

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Titolo dell'opera:

Shepherd boy in ciocie

Acquisizione:

Legato Frugone Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Antonio Mancini (Roma, 1852-1930)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM1550

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 151; Larghezza: 80

Tecnica:

olio su tela

Ultimi prestiti:

Esposizione commemorativa di Antonio Mancini - Torino - 1940<br>Palazzo Bianco - 1938

Il dipinto raffigura un pastorello con i tipici calzari della Ciociaria.
Il soggetto rinvia direttamente ai quadri di processioni religiose del pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti, amico, durante la sua permanenza a Napoli, di Mancini, di Vincenzo Gemito, di Gaetano Esposito, coi quali condivise esperienze artistiche e di vita.
E’ identificabile con il quadro che Michetti presentò all’Esposizione di Belle Arti di Milano nel 1884, e databile dunque intorno al 1883.
La figura centrale è ancora pervasa da un evidente naturalismo, mentre nello sfondo - concepito come una vibrante e variopinta tavolozza - gli elementi appaiono più sfocati, secondo una modalità propria della successiva produzione dell’artista.
Sia nel 1938, in occasione della mostra organizzata a Genova da Orlando Grosso presso Palazzo Bianco, sia all’ "Esposizione commemorativa di Antonio Mancini", che si tenne a Torino nel 1940, Pastorello in ciocie suscitò giudizi positivi e ammirati da parte della critica.

Fanciulla abruzzese

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Titolo dell'opera:

Abruzzese maiden

Acquisizione:

Lazzaro G.B. Frugone 1935 Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM1553

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 48.5; Larghezza: 33.5

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

In the refined and mischievous "Fanciulla abruzzese", datable to the 1880s because of the decadent tone that connotes it, Francesco Paolo Michetti carefully describes the little girl's face, her delicate complexion, the dishevelled locks of hair that partly cover her forehead, her earrings, their reflections on the necklace of crosses and seeds, her white dress and the small bouquet of small wild flowers; all of which are further emphasised by the dark green of the background vegetation. This is a recurring figure in the works of the Abruzzese artist, who was a friend and protector of D'Annunzio, illustrator of his tragedies, and animator of a cultured coterie of artists, men of letters and musicians in his home-atelier at the Conventino in Francavilla sul Mare. It is difficult to identify the girl depicted, although young figures very similar to this one appear in other works by Michetti. The material preciousness of the work is well matched by the decorative richness of the frame that frames it, richly carved with scrolls and foliage and with four cartouches with lozenge motifs in the centre of the sides, characteristic of mid-18th century French decoration.

Pastorella al monte

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Author/ School/ Dating:

Giuseppe Palizzi (Lanciano, 1812 - Parigi, 1888)

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 68x72

La Pastorella al monte delle Raccolte Frugone vede la protagonista insieme ad un gruppo di pecore e due cani, in uno spazio naturale di ampio respiro, realizzato attraverso una pittura di tocco che diventa strumento per riportare sulla tela la percezione del reale. La tela è un esempio di come il lungo soggiorno francese abbia favorito nella pittura di Giuseppe Palizzi un interesse per il vero, inteso soprattutto come "percezione".
Se, pur mantenendo un interesse comune nei confronti della scelta del soggetto, la pittura del fratello Filippo è maggiormente orientata verso una riproduzione oggettiva del vero, nei suoi dipinti Giuseppe guarda più all’aspetto complessivo che non alla descrizione dei particolari.
Il dipinto è collocabile cronologicamente tra le opere della tarda produzione, in cui la pittura, più libera, sciolta e luminosa, sembra mossa da sollecitazioni impressioniste.

Ritratto della figlia con cappellino

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Author/ School/ Dating:

Armando Spadini (Firenze, 1883 - Roma, 1925)

Technique and Dimensions:

olio su tela, cm 75x99

Datato dagli studiosi tra il 1917 e il 1918, il dipinto sembra essere il primo dei quattro ritratti della figlia Anna, che all’età di sette o otto anni (era nata nel 1910) diventa la modella prediletta dal padre. Il pittore la ritrae nel suo studio, arricchito dalla presenza di una tela appoggiata al muro, seduta su uno sgabello con un delizioso abito a righe bianche e blu stretto in vita da una cintura (lo stesso che Anna indossa in Bambini che studiano del 1918), dal quale spunta la sottoveste bianca in pizzo.
La bambina indossa un cappello di paglia a larghe tese, ha le braccia abbandonate in grembo, le gambe leggermente divaricate, lo sguardo immobile ed una posizione rilassata, a sottolineare un atteggiamento un po’ stanco ed annoiato a causa della eccessiva durata della posa.
Il ritratto delle Raccolte Frugone, evidenzia una pittura luminosa e sensibile a volumi più corposi, resi attraverso stesure di colore più uniformi e delineate nei contorni, sostenute da un virtuosismo pittorico del quale resta interessante esempio la realizzazione dell’abito con le righe bianche e blu.

Gli amici

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Titolo dell'opera:

Friends

Acquisizione:

Legato Frugone Genova - legato

Author/ School/ Dating:

Filippo Palizzi (Vasto, 1818 - Napoli, 1899)

Object Type:

painting

Epoca:

Inventario:

GAM1554

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 39.2; Larghezza: 56.1

Tecnica:

olio su tela

Descrizione:

Skilled in the analytical representation of the natural datum, it is well known how Filippo Palizzi loved, in the pursuit of this goal, to make his own working tools, brushes and palette knives, as recalled by his painter friend Domenico Morelli. Exemplary of this desire are the two paintings selected by the Frugone brothers, in which animal hair, hay threads, even the cracks in the walls testify to his ability to make painting “tactile,” rendering to perfection the feeling of roughness or softness of each element. The painting depicts a sheep and a cow eating together.

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