Amore e psiche (1854)

Amore e psiche (1854)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giovanni Carnovali (Montegrino Valtravaglia, 1804 - Cremona, 1873)

Tecnica e misure:

olio su tela, cm 26

L’artista, ispirandosi alle Metamorfosi di Lucio Apuleio, raffigura nel dipinto l’episodio in cui Psiche, incuriosita dal misterioso aspetto del suo amante, una notte, presa una lampada, decide di osservare Amore dormiente. Realizzato dopo il soggiorno parigino del 1845, il soggetto Amore e Psiche viene più volte rivisitato dal Piccio, sia perché suscettibile di una interpretazione passionale sul piano psicologico, sia perché, sul piano più propriamente stilistico, gli permette di visualizzare le ricerche sul colore come fonte luminosa.
L’opera, appartenente alla collezione di Lazzaro G.B. Frugone, è probabilmente un bozzetto preparatorio per un dipinto con lo stesso soggetto datato 1854.
Evidenti i richiani e le suggestioni pittoriche: Correggio, la pittura seicentesca, Watteau, Fragonard, infine Delacroix influenzarono sia dal punto di vista compositivo sia da quello tecnico la ricerca pittorica del Piccio.