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Il recente cantiere di restauro ha permesso di scoprire numerose tracce di canalette sotterranee e di sistemazioni di vario genere finalizzate al recupero dell’acqua piovana all’interno del complesso monastico e dai versanti a monte della Certosa. Queste strutture sotterranee facevano capo al pozzo visibile al centro del chiostro medievale, secondo alcuni detto “pozzo della vita eterna”.
I religiosi ricevevano nella cella l’acqua necessaria alle proprie esigenze attraverso simili condotti sotterranei, in modo da non dover uscire salvo che per preghiere e funzioni sacre.