Migrazioni e comunità: Devianza, razzismo e discriminazione

Migrare non è facile: spesso  la durezza delle condizioni di arrivo, l’impatto con realtà linguistiche, culturali, economiche e religiose diverse si configurava, e si configura,  come uno scontro più che come un incontro, generando  incomprensioni, diffidenza, pregiudizio che sfociavano, e sfociano ancora oggi,  in discriminazione, violenza e razzismo ingiustificati e ingiustificabili.   

Attraverso le installazioni proposte in questa area del museo si possono approfondire  gli stereotipi legati alle migrazioni,  conoscere i pregiudizi e le e discriminazioni subite  dagli italiani emigrati nei corso dei secoli scorsi e approfondire e le azioni criminali che si diffusero a   seguito dell’emigrazione italiana  nelle diverse società di arrivo, attraverso l’imposizione di   traffici illeciti  e sfruttamento, spesso ai danni dei propri connazionali. E’ il caso della criminalità  organizzata (mafia, camorra, ‘ndrangheta) attiva già all’inizio del ‘900 negli Stati Uniti e presente ancora oggi anche nel cuore dell’Europa.