Sedia per casa Sarfatti, 1933

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La fabbrica, 1901

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Il grande nocchiere, 1939

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La Folla, 1920

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L'autarca (aperto)

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Credenza, 1923

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Idolo del prisma, 1925

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Titolo dell'opera:

Idolo del prisma

Acquisizione:

Mitchell Wolfson Jr. 2007 Genova

Epoca:

1925 - 1925

Inventario:

GX1993.473

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 159; Larghezza: 93

Descrizione:

Nel ritrarre quest’enigmatica figura androgina, attraversata - nello straniante ribaltamento dei tagli prospettici - dai dinamici riflessi degli specchi, Ferrazzi adottò le fondamentali tensioni stilistiche della variegata cultura novecentista, sviluppando un personale processo di sintesi tra la sua moderna sensibilità estetica e i diretti richiami alla tradizione classica, allora prevalenti nel clima internazionale del “ritorno all’ordine”.
L’artista romano riprese in particolare la tendenza a sfumare l’impianto realista della composizione pittorica nell’indeterminatezza percettiva di una straniante e ambigua rappresentazione: un ossimoro visuale frequente nella corrente del realismo magico. Mettendo al centro della composizione il motivo del prisma - spesso ricorrente nella sua ricerca pittorica - Ferrazzi elaborò, nella sintetica simultaneità di quest’opera, un’equilibrata dialettica espressiva tra riferimenti stilistici e iconografici alla tradizione rinascimentale e rimandi all’estetica boccioniana e alla meccanicità dei manichini di Depero, autore nel 1917 di un acquarello sul medesimo soggetto. La tela raffigura una donna androgina circondata da specchi e con un prisma di vetro nella mano destra.

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