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Giacomo Grosso (Cambiano, 1860 - Torino, 1938)
olio su cartone, cm 49x65
L’opera, datata 1905, conferma le indubbie qualità di ritrattista di Giacomo Grosso, pittore assai richiesto dalla borghesia del tempo.
La felice resa del soggetto, una giovane e bella donna dallo sguardo assorto e pervaso da una sottile e struggente vena malinconica, è ottenuta attraverso una pennellata soda e felicemente costruttiva, più definita nella descrizione del volto, sommaria e abbreviata nell’abito e nella spumosità della pelliccia, secondo una prassi riscontrabile in altre sue opere coeve.