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Condottiero e sultano, è una delle più importanti figure del mondo mussulmano. Di etnia curda, nasce attorno al 1137.
Nel 1168 viene inviato in Egitto, allora governato da sciiti Fatimidi, in difficoltà contro Franchi e Bizantini.
Nella crisi Saladino ottiene la nomina a Vizir, ma nel 1171 organizza un complotto e destituisce il Califfo.
Divenuto sultano, Saladino inizia a ricomporre il mondo mussulmano sotto la sua autorità: dal 1174 al 1186 si impadronisce delle maggiori città, da Damasco a Mossul, unificando il suo impero.
Dal 1187 è pronto a scagliare il suo esercito contro il Regno Latino d’Oriente. Contro di lui, si oppone il nuovo re Guido di Lusingano, che ha preso il posto del re guerriero e lebbroso Baldovino IV.
L’incapacità di re Guido porterà alla disfatta dei Corni di Hattin, in cui l’esercito crociato verrà distrutto.
I prigionieri Ospitalieri e Templari, che formavano gran parte delle truppe, saranno trucidati, perché questi ordini religiosi non accettavano il riscatto. La sconfitta apre le porte della Palestina a Saladino che, nel giro di poche settimane, giunge sotto le mura di Gerusalemme, dove entra da vincitore nell’ottobre del 1187.
Nel 1168 viene inviato in Egitto, allora governato da sciiti Fatimidi, in difficoltà contro Franchi e Bizantini.
Nella crisi Saladino ottiene la nomina a Vizir, ma nel 1171 organizza un complotto e destituisce il Califfo.
Divenuto sultano, Saladino inizia a ricomporre il mondo mussulmano sotto la sua autorità: dal 1174 al 1186 si impadronisce delle maggiori città, da Damasco a Mossul, unificando il suo impero.
Dal 1187 è pronto a scagliare il suo esercito contro il Regno Latino d’Oriente. Contro di lui, si oppone il nuovo re Guido di Lusingano, che ha preso il posto del re guerriero e lebbroso Baldovino IV.
L’incapacità di re Guido porterà alla disfatta dei Corni di Hattin, in cui l’esercito crociato verrà distrutto.
I prigionieri Ospitalieri e Templari, che formavano gran parte delle truppe, saranno trucidati, perché questi ordini religiosi non accettavano il riscatto. La sconfitta apre le porte della Palestina a Saladino che, nel giro di poche settimane, giunge sotto le mura di Gerusalemme, dove entra da vincitore nell’ottobre del 1187.