Una lapide nella Certosa racconta che il monastero di San Bartolomeo nasce l’11 luglio 1297, quando i primi monaci certosini arrivarono a Rivarolo e si pone la prima pietra della parte più antica del complesso, in cui ci troviamo.
Certosa (francese Chartreuse, latino Cartusia) è il nome dei monasteri dell’Ordine Certosini e la Certosa di Rivarolo fu tanto importante da dare il nome alla località e all’abitato che ancora oggi è chiamato Certosa di Rivarolo.
La famiglia Di Negro, una delle più importanti ed influenti di Genova, negli ultimi anni del 13° secolo aveva donato all’Ordine Certosino terre e possedimenti per fondare un monastero in quest’area allora poco abitata della Val Polcevera.
Successivamente vari membri della famiglia Di Negro donarono alla Certosa ampie proprietà in Rivarolo, un mulino, terreni con vigneti, alberi da frutto e altre coltivazioni che si vedono nelle raffigurazioni del complesso monastico, dove ora sorgono i condomini di abitazione.
Nei secoli successivi anche le famiglie Doria, Spinola, Grillo, Gentile e De Franchi offrirono donazioni e fecero realizzare opere ancora presenti nella Certosa o trasferite in musei a Genova o fuori Italia.