Su iniziativa di Stefano Balbi, intorno al 1602 fu iniziata la costruzione della cosidetta “Strada delli Signori Balbi" – l’odierna via Balbi – una nuova arteria cittadina che, sul fortunatissimo modello di Strada Nuova, offriva sia un nuovo sbocco verso il ponente cittadino, collegandolo in maniera diretta all’antico centro storico, sia una occasione straordinaria di autorappresentanza all’intraprendente famiglia. Le loro fortune, nate dall’abile commercio di sete, velluti, lane e mercuri e dall’illuminata attività di banchieri praticata a livello internazionale, gli garantirono così la possibilità di venire pubblicamente celebrati, attraverso una operazione di natura urbanistica che si rivelerà essenziale per il futuro sviluppo della città.
La successione dei palazzi Balbi lungo la via è ancora oggi ben leggibile e conta esempi di assoluta magnificenza tra cui Palazzo Reale spicca e per ampiezza e per articolazione degli spazi e per ricchezza delle collezioni, offrendo un modello davvero formidabile di residenza nobiliare arricchita nel tempo.