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Luigi Garibbo (Genova, 1782 - Firenze, 1869)
Acquerello su cartoncino
Disegno
Antecedente 1825.
Risale alla metà del Seicento la costruzione del Santuario, intitolato a S. Maria di Loreto a causa di un’ antica cappella inglobata al suo interno, che nelle forme e nelle dimensioni replicava la “santa casa” di Loreto, e che fu demolita nel 1928. Per sciogliere un voto fatto durante l’occupazione austriaca del 1746, dall’anno seguente le autorità cittadine, con in testa il Doge, ogni 10 dicembre (ricorrenza della liberazione della città) si recavano al santuario in segno di ringraziamento. La tradizione, interrotta nel 1796 e poi ripresa nel 1846, continua tutt'oggi. Il luogo era dunque molto popolare in città, e carico di significati e ricordi storici: probabilmente per questo, oltre che per la sua amena collocazione, era un soggetto frequentato dai vedutisti locali.