Il cantiere di demolizione della chiesa e del cantiere di San Domenico

Il cantiere di demolizione della chiesa e del cantiere di San Domenico

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Luigi Garibbo (Genova, 1782 - Firenze, 1869)

Tecnica e misure:

Acquerello su cartoncino, con quadrettatura a matita

Tipologia:

Disegno

Primi mesi del 1825.

Con la soppressione degli ordini religiosi in età napoleonica, il complesso di San Domenico, risalente al XIII secolo, venne abbandonato; dopo l’annessione della Liguria al Regno di Piemonte e Sardegna, la chiesa e il convento furono adibiti a magazzini e caserma. Nel 1821, in seguito ai progetti dell’architetto civico Carlo Barabino per la sistemazione dell’area destinata a usi civili, cominciarono i lavori di demolizione: nel 1828 è terminato il Teatro Carlo Felice, nel 1831 il palazzo destinato a ospitare la Civica Biblioteca e l’Accademia Ligustica. Luigi Garibbo diventa il cronista di questa trasformazione urbana, e “fotografa” lo stato delle demolizioni nei primi mesi del 1825. La precisione è tale da registrare una porzione del quattrocentesco monumento sepolcrale di Francesco Spinola, oggi conservato alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. La vistosa quadrettatura è dovuta al fatto che l’acquerello servì a Garibbo come modello per un dipinto ad olio eseguito nel 1856, oggi perduto.