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La decisione di partire, di migrare, può essere presa in un momento intimo e privato di riflessione, a cui segue la comunicazione al proprio nucleo famigliare, ai propri affetti. La decisione però può anche essere frutto di una scelta dettata da necessità collettive o può essere addirittura imposta dalle circostanze, quali la disoccupazione, la guerra, la persecuzione etnica, politica, religiosa. Le rappresentazioni attoriali presenti in quest’area propongono al pubblico una selezione di possibili scenari avvenuti nel corso del tempo al momento della scelta di migrare: dalla partenza degli “apripista” ottocenteschi, coloro cioè che per primi intraprendevano l’esperienza migratoria, fino alle partenze contemporanee vissute come una scelta o una opportunità da non lasciarsi sfuggire.