Nel mezzanino tra i due piani nobili si ha la sorpresa di poter vedere il dietro le quinte della vita mondana che si svolgeva nei salotti di rappresentanza, ritrovandosi negli ambienti destinati alle cucine che si conservano nella loro aggiornata versione ottocentesca, l'ultima predisposta dai proprietari per adeguare gli spazi alle novità tecnologiche e alimentari. Resta dunque la "sala della pasta”, la vera e propria cucina con forno, "ronfò", caldaia e lavello mentre, grazie agli inventari conservati nell'archivio del palazzo e ai libri di conti, si possono conoscere gli utensili che arredavano questi spazi e dedurre anche, dal tipo di approvvigionamenti di cibi e bevande, i possibili menu cui si dava vita.