La sezione di pittura

Il percorso dedicato specificatamente alla pittura (“Da Bisanzio al Rinascimento) documenta ulteriormente la ricchezza e la vivacità delle presenze artistiche in Genova. Si inizia con la bella pala bizantina della Madonna di Pera, databile alla fine del XIII – inizi del XIV secolo e si procede, in un percorso che include anche sculture e arredi lignei coevi alle pitture, con la Madonna con Bambino e santi (ca. 1380), del modenese Barnaba, uno dei rappresentanti migliori della corrente padana post giottesca.
Ecco poi la Crocifissione dell’alessandrino Giovanni Mazone, uno dei protagonisti della pittura ligure a cavallo fra XV e XVI secolo, fronteggiata da un’altra Crocifissione di Ludovico Brea, nizzardo latore di un linguaggio commisto di suggestioni nord europee e italiane.
Nelle piccole stanze che si susseguono continua la commistione fra le arti (si noti il prezioso coperchio di cassone di fattura certosina), con alcune opere pittoriche di altissimo livello, quali la tavola del pavese Pier Francesco Sacchi, con i Santi Paolo Eremita, Antonio Abate ed Ilarione. Nella “Stanza del collezionista” si raccolgono opere provenienti da acquisti o da donazioni (rilevante, fra tutte, il bellissimo Crocifisso ligneo romanico) per concludere poi il percorso nella “Stanza grandi formati”, con opere di grandi dimensioni quali l’affresco con Ultima cena del grande Carlo Braccesco, milanese attivo in Genova e Liguria, e due brani a fresco di Luca Cambiaso. Questo ampio spazio è dominato dalla imponente statua lignea di fattura napoletana del Seicento con Angelo Custode.