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Lince siberiana

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Felidi

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La corsa del Ghepardo

Predatore tipico delle zone africane e asiatiche, il ghepardo (Acinonyx jubatus) evita le foreste e predilige le praterie, anche a causa delle sue abitudini di caccia. Non tende agguati come fa invece il leopardo, ma avvicina la preda il più possibile avanzando appiattito sul terreno, per poi assalirla improvvisamente con uno scatto. La sua corsa può raggiungere i 110 Km/h (la massima velocità sviluppata da un mammifero) per un tratto di circa mezzo Km. Ciò è reso possibile dalla potente muscolatura delle zampe e dalla colonna vertebrale estremamente flessibile che può arcuarsi come una molla. Sin dai tempi antichi, per questa sua caratteristica, era addestrato dagli Egizi e dagli Etiopi nella caccia alle gazzelle e alle antilopi.

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Orso bianco

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Orsi carnivori e orsi insettivori

L’orso bianco polare (Thalassarctos maritimus) della Norvegia abita le sperdute lande ghiacciate della regione circumpolare artica. Di mole possente (può superare i 700 Kg di peso e la lunghezza di 2,5 m.), completamente rivestito di fitto pelo anche sotto le superfici palmari e plantari, costituisce l’esempio più espressivo di animale resistentissimo al freddo. Camminatore infaticabile e abile nuotatore nelle acque gelide, vive predando pesci, roditori e soprattutto foche. Di tutt’altre abitudini è invece il più piccolo orso labiato (Melursus ursinus) delle foreste dell’India e di Ceylon. Il muso lungo e stretto, con mobilissime labbra che possono protendersi a tromba e con le narici che possono essere chiuse da membrana, rende quest’animale assai abile nell’attingere il suo cibo preferito, costituito da miele e insetti, direttamente dalle tane costruite nella terra e negli alberi.

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Vampiro

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Il ruolo dei Chirotteri italiani nell’equilibrio del sistema naturale

I chirotteri sono i soli Mammiferi capaci di volo attivo. Il loro corpo, rivestito di folto pelo, è relativamente leggero e gli arti anteriori, trasformati in organi di volo, presentano dita lunghissime (escluso il primo), atte a sostenere una membrana alare, detta patagio, estesa anche al tronco e agli arti posteriori. Gli arti posteriori sono brevi e dotati di robuste unghie uncinate che consentono all’animale di restare appeso e pendulo in posizione di sonno. Possiedono la straordinaria capacità di volare nell’oscurità più profonda localizzando gli ostacoli per mezzo di ultrasuoni che emettono e captano in volo. Alcune specie sono frugivore e altre succhiatrici di sangue, ma nella maggioranza dei casi si nutrono di insetti. Tutte le specie presenti in Italia sono insettivore e, a dispetto di tutte le credenze popolari sul loro conto, svolgono un importante ruolo nel tenere sotto controllo le popolazioni di insetti dannosi per l’uomo, come ad esempio le zanzare. Per questo motivo sono animali severamente protetti dalla legge che ne vieta l’uccisione.
Locomozione dei primati (vetrina)

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Locomozione dei primati (vetrina)

L’Orango

Nella lingua malese Orang-utan significa "uomo della foresta". Questa scimmia antropomorfa diurna abita infatti le foreste e nidifica sugli alberi dai quali raramente scende. La sua dieta consiste principalmente in frutti e semi, ma si nutre anche di insetti. Il gruppo familiare presente nella sala testimonia l’intensa vita sociale di questi animali, la cui gerarchia è basata su un maschio dominante. Il grande maschio di orango (Pongo pygmaeus) esposto, con i caratteristici cuscinetti adiposi sulle guance, è preparato nell’atteggiamento caratteristico dell’animale arboricolo.

Elefante antico

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Elefante antico

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L’ Elefante antico e la ricostruzione degli ambienti del passato

L’esemplare di Elephas antiquus italicus, pressoché completo, appartenente alla specie di mole massima vissuta nelle foreste euroasiatiche del Quaternario e ora estinta, venne rinvenuto nel 1941 in un giacimento di "farina fossile" situato in provincia di Viterbo.
La zona del ritrovamento, non lontana dal lago di Bolsena e dal vulcano Cimino, ha un passato geologico assai travagliato. Vi si alternarono momenti di parossismo vulcanico e lunghe pause, durante le quali le acque, ruscellando, modellarono colline di tufi vulcanici e, accolte nelle depressioni, formarono laghi e paludi. E’ probabile che l’elefante, sceso nel lago per bagnarsi, come fanno abitualmente questi animali, sia rimasto impantanato nella melma e non abbia saputo riguadagnare la riva. Dopo la morte andò a fondo e, lentamente, venne sepolto dal sedimento lacustre costituito dai microscopici scheletri delle Diatomee. Il deposito divenne roccia con il passare del tempo e permise così la fossilizzazione di questo grande animale.

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Katsina del Mattino (Talaviykatsina)

In febbraio, la mattina presto, durante la cerimonia della Bean Dance (Danza del germoglio del fagiolo), un paio di talaviy katsina appaiono sul tetto della kiva e cantano una canzone per svegliare gli abitanti del villaggio. Il loro canto incoraggia le persone ad alzarsi presto e saluta il sole, il padre spirituale di tutti. I giovani uomini sono invitati a correre alla sorgente sacra e immergersi nell’acqua fredda per diventare forti e sani. Il canto incoraggia inoltre gli uomini ed i ragazzi ad imparare la tessitura tradizionale, l’arte della coltivazione a secco e a condurre una vita attiva. Tutti gli uomini del villaggio li invocano per ricevere i loro messaggi positivi. Essi ritornano nel pomeriggio e trasmettono lo stesso messaggio alla gente che si riunisce. (La kiva è una camera cerimoniale semi-sotterranea).

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Ma’lo Katsina

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Ma’lo è un vecchio katsina hopi tradizionale che appare durante le danze katsina notturne, sia in gruppo che da solo con il gruppo misto di katsina.
Ma’lo appartiene al primo periodo dello sviluppo dei katsina tra gli Hopi.
Esegue una danza che rappresenta una preghiera per la pioggia e il buon raccolto.

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Katsina Lupo (Kwewu)

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Kwewu è un Katsina Lupo che appare con altre katsina animali, con la funzione di sorveglianza o come mandriano, quando appare con le Katsina Corvo. Danza allineato con i katsina e in certe fasi esce dalle righe per assicurare che nulla disturbi i danzatori.
E’ molto colorato, come anche dalle sembianze vigorose.
Appare durante le danze katsina notturne e diurne.
Tutte le danze animali sono preghiere per la pioggia e per l’aumento della selvaggina.


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Katsina Nuvola (Omawkatsina)

Omawkatsina è il katsina della nuvola a cumulo e rappresenta le nuvole da pioggia e le nuvole estive che aiutano la crescita delle piante e riempiono le fonti sacre.
Appare con grande solennità.

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