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Luigi Garibbo (Genova, 1782 - Firenze, 1869)
Acquerello su cartoncino
Disegno
Antecedente 1825.
Le mura di Santa Chiara, sulla collina di Carignano, rappresentano per Garibbo un punto di osservazione privilegiato, che gli permette di spaziare con sguardo aperto sopra l’amena parte orientale della città. In questo vasto panorama si distinguono il Borgo Incrociati, la Piana del Bisagno, il Borgo Pila con la chiesa di Sant’Agata e il ponte omonimo , rotto dalla tempesta del 1822 (rappresentata da Garibbo in un acquerello e in un’incisione) e provvisoriamente ricostruito in legno, la collina di Albaro a levante e verso ponente le alture di San Fruttuoso dominate dal Santuario di Nostra Signora del Monte. Il soggetto dovette avere un certo successo di pubblico perché Garibbo lo ripropose, con varianti, in altre occasioni.