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Franco Curti
900 x 400 x 500 cm
Carmagnola
Presepe
La lunga storia di questo presepe inizia negli anni '30 e nel 1947 è documentato che il suo costruttore Franco Curti lo abbia esposto a Carmagnola, suo paese d’origine. Passano gli anni e il presepe inizia a diventare famoso in tutto il Piemonte e in Liguria e dieci anni più tardi i visitatori erano già saliti a circa duecentomila. Nel 1976 Franco dona la sua opera ai Cappuccini della Liguria nelle mani di padre Romano da Calice che lo gestisce dal 1976 al 1983. Nel 1984 padre Romano cede il passo a un suo confratello più giovane, padre Andrea Caruso che porta avanti la tradizione itinerante per i conventi della Liguria fino al 2006.
Dal 2007 il presepe inizia la sua seconda vita entrando a far parte della collezione del Museo dei Cappuccini di Genova, dove ogni anno, nel periodo di Natale, è visitabile.
“Se la rievocazione di questo avvenimento, pur nella sua semplicità, dopo duemila anni attira ancora così tanti visitatori e può suscitare un po’ di quel divino messaggio, penso di poter dire che non sono state inutilmente sprecate le 12000 ore che ho dedicato alla costruzione del mio presepe”. Così parlava nel 1972 Franco Curti.
Ciò che non si vede guardando il presepe sono i 7 motori che danno i movimenti; 307 lampadine variano la luce creando il giorno, l’aurora e la notte; 205 cuscinetti a sfere e 273 tra ruote, pulegge e ingranaggi sincronizzati fanno muovere tutti i personaggi. La ruota che fa più giri è quella dei motori (1400 giri al minuto), la più lenta quella degli effetti di luce (1 giro ogni 3 minuti).
Le costruzioni del presepe sono tutte costruite in traforo, le statue, in maggioranza, sono scolpite a mano da artigiani della Val Gardena. I personaggi in movimento sono oltre 150 e la parte centrale è un trittico di 40 metri quadrati composto dalla ricostruzione di Betania, Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù. Cadute d’acqua, vedute panoramiche orientali, degradanti cambi di luce e un sottofondo musicale completano il quadro suggestivo della natività.
Completano l’opera 5 quadri meccanici con le Profezie dei Profeti Isaia, Michea e Malachia, la ricerca dell’alloggio e l’Adorazione dei Magi.