On 10 gennaio 2013
Il cosiddetto Molo Vecchio fu costruito sulla piccola penisola che chiudeva a Levante il Mandraccio, primo approdo naturale di Genova.
Già nel 1133 si ha notizia di un magistrato incaricato di presiedere alla manutenzione e alle migliorie di questa struttura , fondamentale per proteggere il porto dalle frequenti mareggiate di libeccio.
All’estremità del Molo sorgeva la Torre, ad uso dei naviganti, citata per la prima volta dalle fonti nel 1313. Essa, sul versante opposto rispetto alla Lanterna, aveva il compito di segnalare alle imbarcazioni l’ingresso del porto verso Levante.
Nel corso dei secoli il Molo fu ingrandito fino ad arrivare alla lunghezza di 450 metri nel XV secolo e di 608 nel XIX.
La monumentale porta che costituiva l’accesso in città dal molo fu realizzata in pietra di Finale su progetto di Galeazzo Alessi a metà del XVI secolo e costituisce un esempio pregevole di architettura militare rinascimentale.
Un recente restauro ha permesso di recuperare anche i vani interni dove ha sede, oggi, il museo ‘Emanuele Luzzati’.