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Parfleche
Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893
documentazione
accessorio per il trasporto
XIX 1891 1900
C.A.1682
Dakota (U.S.A.)
I parfleche, in genere, venivano realizzati in coppie ricavandoli da un'unica pelle di bisonte, previamente privata di grasso e scarnificata con un raschiatoio. La pelle veniva tesa e fissata al suolo tramite picchetti e lasciata a decolorare per alcuni giorni al sole. Per delimitare la misura della borsa e segnare il motivo del disegno venivano usati ramoscelli di salice scortecciati di lunghezza diversa; quindi si tracciavano i contorni dei disegni con un "pennello d'osso" e si stendevano i colori desiderati, previamente mischiati alla saliva per ottenere un fissaggio migliore. La superficie era poi rivestita da un sottile strato di colla o turapori che dava brillantezza ai colori e la proteggeva dagli strappi e dall'usura. A questo punto, la pelle veniva rivoltata per eliminare il pelo, si ritagliava il parfleche nella forma desiderata e lo si ripiegava a forma di busta che veniva chiusa con legacci e fori passanti.
Contenitore per la conservazione e il trasporto di carne essiccata (pemmican) e di vestiario. Veniva posto sul travois (dal franco-canadese "travail"): tripalo; era una struttura formata da da due stecche di legno più lunghe incrociate che in prossimità delle estremità posteriori sono collegate l'una con l'altra da un appoggio per portare carichi. Nel punto in cui si incrociano, le stecche si appoggiano sul dorso di un animale. Sul travois si trasportavano tende, suppellettili e bambini. Il parfleche si usava anche sulla groppa del cavallo. Spostamenti a cavallo.
Borsa ripiegata a busta, chiusa da legacci passanti attraverso fori. La superficie anteriore è dipinta in blu, rosso, verde, giallo e bianco a formare riquadri contenenti motivi romboidali. Il parfleche è un contenitore da trasporto per abiti e vettovaglie che durante il viaggio veniva legato ai fianchi del cavallo. I motivi decorativi Arapaho del bene in oggetto sono probabilmente frutto di scambio con i Dakota: le donne eseguivano motivi geometrici, gli uomini disegni naturalistici.
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Mocassini
Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893
documentazione
abbigliamento
XIX 1891 1900
C.A.513 a/b
Stati Uniti d'America
In origine si utilizzava un unico pezzo di pelle morbida sia per la suola sia per la tomaia, con un'unica cucitura sul retro. A partire dalla metà del XIX secolo, per evitare il rapido deterioramento delle suole in pelle morbida, si cominciarono a realizzare i mocassini in due pezzi, con pelle grezza più resistente per la suola e pelle conciata morbida per la tomaia. Quest'ultima poteva essere frangiata e decorata con aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, gli aculei furono sostituiti da conterie di vetro. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
Protezione
La tomaia di questi mocassini è sagomata e ricavata da un'unica pelle, cucita sul dietro. La suola è in pelle grezza, cucita alla tomaia con il tendine. Il collo del mocassino è bordato da una striscia di panno marrone cucita a mano e da una fascia di velluto rosso, bordata da conterie di vetro verdi e stretto da un laccio di pelle. La parte anteriore della tomaia è decorata da conterie di vetro blu chiare e scure, rosse, verdi, viola, rosa, gialle e bianche trasparenti a formare un motivo geometrico centrale da cui si dipana un motivo floreale. Questo tipo di decorazione floreale era di derivazione francese.
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Borsina femminile
Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893
analisi stilistica
oggetto di uso personale
XIX 1851 1900
C.A.479
Nord Dakota
Potevano essere costituite da due o più pezzi di pelle di cervide o bisonte conciata a seconda del modello da realizzare. La borsa era cucita con fibre animali o cotone. L'interno poteva essere foderato di tessuto mentre l'esterno veniva decorato con aculei di porcospino
Contenitore Contenere accessori per il cucito o la cote Vita quotidiana
Borsa realizzata da due pezzi di pelle rettangolari cuciti insieme. Una stringa in pelle fissata sulla parte superiore del retro della borsa ne costituisce il gancio di sospensione. Tutta la decorazione è realizzata in conterie di vetro. Linguetta bordata da un filo di conterie di vetro verdi e decorata da un motivo cruciforme in bianco e blu su fondo rosso. La superficie anteriore della borsa è decorata da un disegno centrale che rappresenta una tartaruga, in bianco, blu e verde e da sei rettangoli in blu e verde su fondo rosso. Sei coppie di sonagli conici in metallo terminanti in ciuffi di crine tinto di giallo sono fissati due alle estremità della linguetta e quattro alle estremità del disegno centrale, che rappresentano le zampe. Alle due estremità del fondo della borsa sono fissati due pendagli costituiti da due strisce di pelle ricoperte a inviluppo da un filo di conterie di vetro rosse, blu e bianche e terminanti in due coppie di sonagli conici di metallo con ciuffi di crine tinto di giallo. Sul fondo della borsa sono fissati, con filo di cotone, diciotto sonagli conici di metallo terminanti in ciuffi di crine tinto di giallo.
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Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102