Hoshikabuto, elmo a stelle

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Titolo dell'opera:

Hoshi suji Kabuto

Ambito culturale:

ambito giapponese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Hoshi suji Kabuto (elmo a stelle costolato)

Tipologia:

elmo

Epoca:

1401 - 1500 - XV

Inventario:

E-16

Misure:

Unità di misura: UNR

Tecnica:

Ferro patinato effetto ruggine, lacca, pelle, crespo di seta

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Descrizione:

Calotta (hachi) formata da 17 lastre a forma di cuneo con margini scanalati, rinforzate da bave ovali. Nella parte superiore della coppa è presente un foro piuttosto grande (tehen no ana o hachimanza) con un anello ornamentale floreale in ottone. Le piastre centrali anteriore e posteriore sono rinforzate e decorate rispettivamente con tre e due strisce di bronzo giallo (shinogidare). La visiera (maebashi), internamente laccata di rosso come era consuetudine per l'epoca, presenta un bordo metallico dorato fissato lungo tutto il perimetro della visiera tramite piccoli rivetti. Su di essa sono presenti sei rivetti a punta e tre rivetti a fiore più grandi in alto al centro. È presente una decorazione con un motivo a petali di iris (shobu-gawa) con un inserto in pelle intrecciata e un filo di seta nei colori blu, verde, bianco e oro. La visiera ha un inserto centrale (haraidate) in cui era inserito un maedate, oggi mancante.

Sujikabuto, "elmo a costole"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Sujikabuto, "elmo a costole"

Tecnica e misure:

Ferro patinato - 14 x 21.6 x 27.1

Coppo: 12 lastre a forma di spicchi, con costole ribattute, tesa ritta 
Foro superiore (tehen no ana) con ghiera a tre corolle concentriche di crisantemo
Visiera lievemente svasata, bordata in argento inciso, internamente laccata in rosso
Fodera interna: ramié blu cupo impunturato, orlato di pelle scamosciata
Deposito

Ōyoroi - armatura giapponese

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Ōyoroi - armatura giapponese

Armatura  di dimensioni notevoli con accessori che garantiscono ottima protezione, è comunemente "grande armatura".

Tankō

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tankō

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Corazze fatte con due piastre di ferro, trovate nelle tombe del Periodo Kofun (III-metà VI sec. d.C.).

Grande vaso con fiori hōsōge

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Manifattura Kōransha, Giappone, Arita, periodo Meiji (1868-1912)

Tipologia:

Manifattura Kōransha, Giappone, Arita, periodo Meiji (1868-1912)

Tecnica e misure:

: Porcellana, blu sotto coperta e decorazione a bassorilievo a. 60,5 cm x ø bocca 18 cm x ø base 22.2 cm

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In questo grande vaso magnificamente modellato appare evidente l’ispirazione cinese, sia nella forma tianqiuping a corpo bulboso e collo alto e spesso, sia nella decorazione a bassorilievo, tecnica praticata in Cina fin dal periodo Tang. L’ornamento di rametti con foglie arricciate e grandi fiori immaginari hōsōge, dipinto in blu sotto coperta, è di colore intenso in basso e va gradatamente schiarendosi sul ventre e sulla spalla fino a sbiancare completamente nei disegni a bassorilievo, che cominciano ad emergere alla base del collo e, salendo, diventano progressivamente più rilevati. Questa decorazione è stata realizzata attraverso una tecnica impeccabile, tipica della manifattura Kōransha, fondata ad Arita nel 1689 da Matashiro Fukagawa (allora noto come Eizaimon Fukagawa) è attiva ancora oggi. Questo pezzo è datato 1894, secondo l’iscrizione alla base che recita “Meiji nijūrokunen Koransha sei”: “Ventiseiesimo anno del periodo Meiji [1894], manifattura Kōransha”

Menuki e kozuka

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Menuki e kozuka

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a. SCUOLA ICHIJŌ
Coppia di menuki, piccoli ornamenti per impugnatura di spada, raffiguranti un elefante e un gruppo di ratti, secolo XIX
Firma: Funada Ikkin - Argento cesellato - 2.5. x 1.7, 3.6 x 1.3

b-c. SCUOLA ISHIGURO
Due kozuka, manici di coltellino, decorati con quaglie nell’erba e fagiani con ramo di ciliegio in fiore, secolo XIX
Firma: Ishiguro Masayoshi - Shakudō lavorato a tecnica nanako, con applicazioni a rilievo in rame e oro - 9.85 x 1.5, 9.6 x 1.3

Tsuba con tanuki

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Scuola Hamano, Giappone, periodo Meiji (1868 – 1912)

Tipologia:

accessori della spada

Tecnica e misure:

Bronzo intarsiato in oro, argento, rame e shakudō, 9,2 x 8,6 cm

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L’artista, che si firma Masatoshi, riproduce in questa tsuba (elsa della spada) un chagama, bollitore per l’acqua per il tè, con dovizia di particolari: il coperchio, i piedini, gli anelli laterali che servono per sospenderlo sul fuoco. Intarsiati in oro, argento e rame, troviamo il frullino, la scatoletta per la polvere di tè matcha, la tazza e il misurino. Solo osservando il volto del tanuki (procione giapponese) e il lato ura (verso) dove compare la coda dell’animale, ci accorgiamo che il bollitore è il corpo stesso del tanuki. 
La favola del Bunbuku Chagama narra infatti che l’abate del tempio di Morinji, grande appassionato di chanoyu, si apprestava ad usare un nuovo bollitore appena comprato quando questo emise un grido di dolore e saltò lontano dal fuoco. Incredulo, l’abate vide quattro zampe, una folta coda e una testa di tanuki spuntare dal chagama. Una volta acciuffato, il bollitore tornò alla sua normale forma ma l’abate, per liberarsi del problema, lo regalò ad un venditore ambulante che passava per il tempio. Una volta a casa, il tanuki si rivelò al venditore e lo pregò di non metterlo sul fuoco; in cambio si offrì di aiutarlo a guadagnare denaro esibendosi per le folle. Fu così che ogni giorno un grande pubblico pagante si radunava per osservare il tanuki mutaforma, facendo così la fortuna del venditore ambulante.
 
 

Fuchikashira daisho

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Fuchikashira daisho

Tecnica e misure:

Shakudō lavorato a tecnica nanako, con applicazioni a rilievo in rame dorato - 3.3 x 1.7 x 0.8, 3.4 x 1.8 x 1.2, 4.0 x 2.1 x 2.4, 3.8 x 1.6 x 1.4

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Coppia di ghiere e cappellotti ornamentali per coppia di spade decorati con aragoste.
Firma: Iwamoto Kanri

Sommergibile Nazario Sauro

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

OAM – Open Air Museum e Sommergibile S518 Nazario Sauro

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(Attracco fronte Galata Museo – Open Air Museum)

L’Open Air Museum è il Museo a cielo aperto su cui si apre il Galata Museo del Mare, nell’area compresa fra l’Acquario e la Stazione Marittima. Dal 2009 ospita, attraccato a una delle banchine, il Sommergibile S 518 Nazario Sauro, il primo Museo galleggiante italiano. Successivamente, sono state posizionate sulla banchina fronte Museo due gru portuali originali (una a movimentazione manuale e l’altra elettrica di tipo Fiorentini.

Costruito da Fincantieri per la Marina Militare Italiana nel 1976 e dismesso nel 2002, il Nazario Sauro S518 è oggi l’unico sommergibile italiano visitabile in mare. Voci di equipaggio, motori, sonar, radar, il suono dei lancia siluri accompagnano l’emozionante esperienza. A integrazione della visita in acqua, nel percorso del Museo è stata allestita un’area che, con numerose attività multimediali, dà la possibilità al visitatore di imparare a muoversi negli spazi ridotti del natante e a pilotare un sottomarino, ricevendo, infine, il diploma di sommergibilista.

Questo Museo a cielo aperto valorizza uno dei luoghi in cui Genova è più vicina al suo mare: il bacino della Darsena, con le sue calate, le sue banchine, le attività presenti oggi e la memoria di quelle che vi si esercitavano in passato.

Sito dedicato: www.sommergibilenazariosauro.it

Mitokoromono, corredo per fornimento della spada

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Mitokoromono, corredo per fornimento della spada

Tecnica e misure:

Shakudō inciso e lavorato con tecnica nanako

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Corredo per fornimento della spada decorato con rametti di peonia formato da aculeo (kōgai, lungh. 20.7), manico di coltellino (kozuka, lungh. 9.8) e coppia di minuscoli ornamenti per impugnatura di spada (menuki, 4.1 x 1.3)

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