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Manufatti in bronzo, ambra, oro e argento
Primo piano
Tomba 30, Necropoli preromana di Via XX Settembre, Genova, 1899
Reperto; Sepoltura
È una delle tombe più ricche e interessanti dell’intera necropoli preromana di Genova.
Appartiene ad una signora di alto rango, arrivata a Genova nel V secolo a.C. dall'area di Como e della Cultura di Golasecca, a seguito di un'alleanza matrimoniale. Il corredo comprende la splendida collana in ambra, importata dal Baltico, con elementi a forma di vaso portaprofumi, un ciondolo a forma di stivaletto, un disco fermapieghe in oro e alcune spille (fibule) in lega d'argento di diverse forme che si trovano anche nell'Etruria Padana.
Particolare è un pendaglio da “toilette”, in argento e oro, composto da piccoli strumenti di bellezza (pinzette, nettaorecchie, nettaunghie...) che trova confronti con un esemplare da cerimonia da Como: veniva probabilmente esibito come oggetto di lusso.
L'ambiente protetto all'interno della tomba ha conservato l'impronta di un mazzo di mirto sul fondo del vassoio in bronzo di produzione etrusca: questa pianta mediterranea era sacra a Afrodite e a Dioniso in relazione al culto dei morti e fu deposta anche in altre tombe della necropoli.