Museo di Archeologia Ligure

Il Museo si trova nello straordinario complesso storico-ambientale dei Parchi e Musei di Pegli, un importante quartiere nel Ponente della città, ed è ospitato all'interno di Villa Durazzo Pallavicini. L'antica dimora nobiliare fu donata al Comune di Genova nel 1928 dagli eredi dei Pallavicini con il vincolo di utilizzarla a scopi culturali.
Così nasce il più importante museo archeologico della Liguria, inaugurato nel 1936.

Agli allestimenti più storici e datati, se ne sono aggiunti altri più recenti per una visita dalla forte valenza didattica.

Con più di 50.000 reperti archeologici provenienti da tutta la Liguria, il museo racconta le vicende, i cambiamenti climatici, ambientali, economici e tecnologici di più di centomila anni, dalla preistoria fino all’età antica.
Il visitatore incontrerà resti e manufatti straordinari e unici, come le sepolture paleolitiche, i ricchi corredi della necropoli di Genova, la celebre "Tavola di Polcevera". Si tratta di testimonianze sopravvissute fino a oggi che compongono l'avvincente storia di un territorio che è da sempre luogo di passaggio e di incontro di popoli, culture e idee tra Europa e Mediterraneo.

 

Le 10 meraviglie

Tra i 50.000 reperti conservati nello storico museo, è possibile selezionare dieci testimonianze delle vicende più significative della storia ligure: dai grandi cambiamenti climatici del paleolitico, alle origini di Genova, fino all’ascesa di Roma Caput Mundi e alla nascita delle prime città romane in Liguria.

La provenienza non solo da scavi archeologici, ma anche da alcune raccolte private, tra le quali spicca quella ottocentesca del Principe Odone di Savoia, consente spunti narrativi anche su questo peculiare capitolo di un collezionismo colto e raffinato.