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Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Affresco
Decorazione ad affresco
Anticamera del Duca di Genova
L’Anticamera del Duca di Genova, vera e propria camera picta, risale alla committenza diretta dei Balbi, primi proprietari della dimora che, con lungimiranza e raffinatezza di scelte, coinvolsero Valerio Castello (1624-1659), artista chiave dell'età barocca genovese, attivo in questo ambiente tra il 1653 e il 1654.
Per la dimora allora Balbi inventò questa aggraziata, sinuosa figura alata, stagliata contro un cielo chiarissimo, color azzurro lapislazzulo, intenta, con decisione, a suonare la sua lunga tromba: è la Fama che annuncia a tutte le genti fortune e glorie della famiglia. Una fama raggiunta attraverso le Virtù, come sottolineano le allegorie poste entro le nicchie sul cornicione e identificate in Intelletto, Vigilanza, Immortalità e Saggezza.
La costruzione prospettica di finte quadrature è opera del pesarese Giovanni Maria Mariani, un artista formatosi a Bologna e molto attivo a Roma dove morì nel 1679.
Sulle pareti Valerio immagina un’architettura che amplifica in senso illusionistico lo spazio della sala verso l’esterno: l’effetto trompe l’oeil si percepisce ancora sopra le porte con clipei sorretti da putti, mentre al centro delle pareti trovano posto pannelli decorativi a finti stucchi dorati.
Anche le tempere sullo zoccolo di base sono di mano del Castello e fingono rilievi a monocromo su fondo rosso dedicati alle personificazioni della Pittura, Scultura, Astronomia e Musica mentre nelle specchiature su fondo verde sono i Quattro Elementi, Tritoni, Centauri e Lapiti.